Federica Cozzani

Federica Cozzani

Giovedì, 19 Giugno 2014 08:35

Aria di casa

Casa propria è il luogo che più ci rappresenta, nel quale ciascuno di noi ritrova sé stesso circondandosi dalle persone e dalle cose che gli sono più care: per questa ragione molti ambiscono a costruirsela da soli o, meglio, a farsela realizzare secondo i gusti e le aspettative personali. E, in questo caso, lavorare nel settore dell'edilizia è senz'altro d'aiuto.

È nata così la nuova casa della famiglia Carrieri, gli ingegneri Michele e Rosanna Cisternino e le loro due splendide bimbe, una villa indipendente su tre livelli recentemente completata a Castellana Grotte, in provincia di Bari. “Per me – ci spiega Carrieri - si è trattato della realizzazione di un sogno coltivato da anni. L'ho pensata e disegnata in ogni particolare condividendo le scelte con mia moglie e, appena ho avuto la possibilità, non ho perso tempo a realizzarla”.

L'edificio sorge in una zona di espansione residenziale, non lontano dalle famose Grotte di Castellana: mette a disposizione circa 120 metri quadrati al piano rialzato, oltre alla mansarda e ad altri locali situati nel livello inferiore, dove si trova anche un box ampio circa 70 metri quadrati. L'immagine è decisamente contemporanea, caratterizzata dalla prevalenza di  superfici bianche che spiccano rispetto alla ricchezza dei colori del giardino circostante.

“In questo progetto ho profuso quanto di meglio ho imparato nel corso della mia carriera professionale, sia per quanto riguarda gli aspetti architettonici, sia per quelli tecnico-costruttivi. Gli ambienti sono organizzati per rendere funzionale ogni angolo, camere grandi e disimpegni piccoli, dagli spazi polifunzionali come la grande tavernetta per una serata in compagnia a quelli di servizio come la lavanderia, dal bagno per rilassarsi nella vasca con luci policromiche e musica di sottofondo, alla mansarda da attrezzare a minipalestra.

Tutto è pensato per aumentare il piacere di stare nella propria casa: più aperture per camera assicurano ventilazione naturale e oltre di 70 metri quadrati di vetri ad alta efficienza energetica rendono la casa estremamente luminosa, senza rinunciare al comfort e con l’occhio sempre puntato al rispetto dell’ambiente e delle risorse energetiche.

Linee nette e prevalenza di bianco all’esterno, ma con contrasti decisi: è il caso dei pilastri a pianta circolare, rivestiti con un mosaico sui toni di grigio e tortora, motivo ripreso nelle finiture delle alzate dei gradini esterni e del bagno interno, oppure come i pavimenti effetto doghe di nave degli spazi esterni delle verande e che circondano la piscina.

La struttura portante è  in calcestruzzo armato, mentre le pareti sono realizzate con blocchi di cemento cellulare intonacato o rivestito dalla trasmittanza non superiore a 0,22 che, assieme ai serramenti in alluminio a taglio termico con vetrocamera basso emissivi riempiti da gas argon, massimizzano il comfort riducendo le dispersioni termiche. Gli ambienti sono rifiniti con materiali e soluzioni di pregio, scelti per armonizzarsi fra loro dal punto di vista cromatico e materico.

Certificato in classe energetica A, l'edificio dispone di impianto radiante a pavimento servito da un accumulatore da 400 litri di acqua calda alimentato da  una caldaia a condensazione e da pannelli solari termici situati in copertura. E’ già prevista l’installazione di moduli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica ed il funzionamento eventuale di una pompa di calore. Tutti i sistemi sono interamente gestiti da un dispositivo domotico: illuminazione, impianto audio, termoregolazione a zone, chiusure automatiche e impianto antieffrazione e videosorveglianza, irrigazione del giardino, gestione da remoto, etc.”.

Come sono stati selezionati i componenti costruttivi?

“Ho prestato estrema attenzione al miglior rapporto fra prezzo e qualità, con l'obiettivo di ottenere il meglio dal budget a disposizione e, quando necessario, modificando il progetto rispetto alle soluzioni più interessanti. È il caso, ad esempio, del portone del box: in origine avevo previsto di realizzare due varchi ma, dopo essermi documentato su internet e avendo chiesto alcuni preventivi, ho preferito optare per un unico varco delimitato da un portone Hörmann di grande dimensione.

Il contributo dell'agente di zona è stato determinante nella scelta: mi ha mostrato diverse realizzazioni che mi hanno permesso di mettere a fuoco la soluzione più adatta alle mie esigenze, dagli aspetti estetici a quelli tecnico-pratici e, anche, dal punto di vista economico: posso sicuramente dirmi soddisfatto del risultato finale”.

 

BOX    Il prodotto ideale per la residenza

Il box di Villa Carrieri è dotato di un portone sezionale Hörmann modello EPU40, con doga tipo M e finitura Woodgrain. Il portone (L x H 5.000 x 2.250 ) è azionato da un motore Supramatic P con comando a distanza.

I portoni EPU40 sono robusti, sicuri, silenziosi e assicurano elevate prestazioni di contenimento dei consumi energetici: l'ideale per le applicazioni in ambito residenziale. Sono realizzati con doghe a doppia parete coibentata e disponibili in dimensioni variabili, da 2.000 a 5.000 mm in larghezza e da 1.875 a 3.000 mm in altezza. Le guarnizioni a elasticità permanente, sui quattro lati, e quelle interposte fra le doghe realizzano la perfetta tenuta all'aria e agli agenti atmosferici, compensando anche eventuali lievi irregolarità del pavimento.

Le molteplici varianti estetiche della superficie a vista comprendono differenti tipi di grecature e finiture, a cassettoni, finiture (anche in legno massiccio), con possibilità di inserimento di oblò, finestre e porte pedonali e ampie opportunità di personalizzazione, compresa la scelta fra 16 diverse colorazioni di serie e, a richiesta, di tutte le tonalità della gamma RAL.

Prodotti in Germania in base al sistema di gestione di qualità DIN EN 9001, i portoni sezionali automatici Hörmann sono collaudati e certificati dall’Ente di sorveglianza tecnica TÜV e soddisfano tutti i requisiti della norma europea 13241-1 (tranne in caso di porta pedonale inserita e/o finestratura). Hörmann offre una garanzia di 10 anni su tutti i portoni sezionali e 5 anni sulle proprie motorizzazioni.

La fornitura è stata gestita dal concessionario Mazzarelli G.ppe S.r.l., attraverso l'agente di riferimento Hörmann per la provincia di Bari signor Domenico Mazzarelli.

 

SCHEDA        Residenza unifamiliare a Castellana Grotte

Progetto                                           Ing. Michele Carrieri

Produttore                                        Hörmann

Portoni sezionali                              EPU

Concessionario                                Mazzarelli G.ppe S.r.l.

Agente                                             Domenico Mazzarelli

Le finestre da tetto devono garantire, oltre a una valida illuminazione, un tangibile confort e una piacevole estetica, anche buone performances in termini di antieffrazione.

Estremamente sensibile alla tematica della sicurezza, FAKRO è stata la prima azienda ad introdurre nel mercato una gamma completa di finestre in classe di sicurezza III, tracciando un nuovo standard tecnologico nel settore. In particolare, FAKRO ha inoltre arricchito la propria proposta con il modello FTP-V P2 Secure, contraddistinto da una resistenza allo scasso estremamente elevata.

Questo serramento, che ha ottenuto il certificato di sicurezza della polizia olandese “Politie Keurmerk Veilig Wonen” (Sentiti al sicuro in casa), garantisce protezione contro molteplici tentativi di effrazione, quali: calci e salti sulla finestra, in quanto le cerniere sono rinforzate e montate in modo da proteggerle dallo strappo e dallo sfondamento del battente; forzatura con piede di porco o altri attrezzi da scasso, grazie all’inserimento di una barra metallica che ostacola l’effrazione e della maniglia con blocco; rimozione del vetro, perché la finestra è dotata di un sistema di sicurezza che impedisce lo smontaggio e la rimozione del vetro; infine, rottura del vetro, in virtù dell’utilizzo del vetro laminato e antieffrazione classe P2A. Grazie a queste tecnologie, estremamente performanti in termini di sicurezza,  la finestra ha una resistenza antieffrazione RC 2 N (EN 1627).

Proposto in differenti dimensioni, dalla più piccola di 55x78 cm alla più ampia di 134x140 cm, il serramento FTP-V P2 Secure è realizzato, come tutte le chiusure FAKRO, in legno di pino accuratamente selezionato, impregnato sottovuoto (metodologia più efficace di molti altri sistemi d’impregnazione, in grado di rendere il legno resistente anche alle muffe più insidiose) e rifinito con due mani di vernice acrilica.

Dotata di una superficie vetrata molto ampia che è possibile valorizzare con tutti gli accessori FAKRO – dalla tenda parasole alle tende oscuranti/ombreggianti o ancora alle tende plissettate – questa finestra presenta infine il nuovo sistema di ventilazione V40 che permette un ottimale ricambio d’aria anche a finestra chiusa, conferendo maggior salubrità agli ambienti anche durante la stagione invernale o in caso di mal tempo. La speciale membrana inserita nel sistema di ventilazione automatica consente infatti, pur essendo chiusa la finestra, di far entrare costantemente aria, addirittura “dosandola” in presenza di vento forte all’esterno.

L’innovazione quale elemento chiave dell’ascesa in tempi record del Gruppo FAKRO, nonché dei trend estremamente positivi che vedono protagonista la filiale italiana: questo il fil rouge della convention organizzata per la forza vendita della penisola. Svoltasi lo scorso 22 maggio, nella splendida cornice dell’Hotel Villa Malaspina di Castel d’Azzano in provincia di Verona, la riunione ha avuto inizio la mattina con il benvenuto del Direttore di FAKRO Italia Bruno Pernpruner e del Direttore Export del Gruppo FAKRO Jacek Kulpa.

“La nostra azienda – ha esordito Jacek Kulpa – è presente sulla penisola dal 2000 e, dal 2011, è rappresentata dalla filiale diretta FAKRO Italia. Il mio personale ringraziamento va all’intera squadra di FAKRO Italia, a tutta la forza vendita che, giorno dopo giorno, si è prodigata per offrire sempre maggiore visibilità e notorietà al nostro marchio.”

“Siamo parte di un Gruppo solido che, fondato nel 1991 in Polonia, si è negli anni costantemente ampliato, arrivando a conquistare i più svariati mercati – ha proseguito il Direttore Italia Bruno Pernpruner, rivolgendosi alla platea gremita. Ad oggi presente in 47 paesi, FAKRO ha al suo attivo 15 società di distribuzione e 12 stabilimenti produttivi per una superficie di 200 mila metri quadri. Con oltre 3300 dipendenti, il Gruppo FAKRO esporta il 70% della sua produzione e detiene il 15% circa delle quote del mercato delle finestre per tetto a livello globale; in altre parole, una finestra su sei nel mondo è FAKRO.”

“L’azienda ha fatto dell’innovazione il suo punto di forza – ha aggiunto Bruno Pernpruner. Ritenendo infatti sin dall’inizio imprescindibile il ruolo della ricerca, FAKRO ha negli anni destinato risorse ed investimenti sempre maggiori a tale ambito, dotandosi di un evoluto Centro Ricerche in cui operano 100 ingegneri. E’ grazie all’impegno costante dei progettisti di questo Centro che FAKRO è in grado di proporre al mercato continue e significative innovazioni di prodotto. Finestre quali il modello F per tetti piatti (con il suo design d’eccezione), Preselect (con la sua evoluta doppia apertura), FTT U8 (con le sue eccellenti performances in termini di coibentazione termica), ProSky (che grazie alle considerevoli dimensioni cui può arrivare, risponde con una soluzione unica ad importanti esigenze quanto a luminosità), o Galeria (caratterizzata dalla suggestiva apertura a balcone) sono il risultato concreto dell’attitudine all’innovazione da sempre presente nel DNA FAKRO. Questa stessa vocazione allo sviluppo tecnologico – ha approfondito il Direttore Italia –  ci ha permesso di essere stati i primi a proporre una serie di fondamentali step evolutivi di prodotto: nel 2000 abbiamo presentato i nostri serramenti con una superficie vetrata fino al 10% più ampia; nel 2007, abbiamo lanciato il sistema di ventilazione automatica V40P come soluzione standard; nel 2008, abbiamo reso più sicure le nostre finestre con l’innovativo sistema di fissaggio delle cerniere TopSafe; nel 2011, abbiamo infine proposto il serramento FTT U8 che, installato con il raccordo EHV – AT Thermo, è in grado di garantire un coefficiente Uw=0,58W/ m²K ed è quindi ad oggi il serramento con performance più elevate -  in termini di coibentazione termica – presente sul mercato.”

L’innovazione FAKRO ovviamente non si arresta e, anche oggi, continua a rappresentare la punta di diamante dell’azienda.

“L’ampia gamma di prodotti FAKRO – ha spiegato Bruno Pernpruner – si arricchisce quest’anno di ulteriori novità: dalla finestra ad arco FTP/B Z6 al lucernario prefabbricato, dalla finestra ad angolo con doppio vetrocamera P5 alla tenda parasole VMZ-Solar per le finestre verticali, dalla finestra destinata alle combinazioni verticali FXP alle scale super-termoisolanti LWT, solo per citarne alcune. Tra le innovazioni FAKRO 2014, spicca inoltre Z-Wave, un avanzato sistema di controllo domotico.”

“Alcune recenti indagini sul settore edile – ha concluso il Direttore di FAKRO Italia, lanciando un ultimo messaggio positivo alla platea di agenti – ci offrono segnali confortanti che fanno auspicare che il trend negativo del comparto possa essere terminato: in numerose provincie italiane, nell’arco dello scorso anno si è implementata la produzione residenziale, in molti capoluoghi sono aumentate le compravendite e sono cresciuti infine anche i bonifici per le ristrutturazioni. Considerando inoltre che la proroga degli incentivi fiscali offrirà sicuramente al settore uno slancio in più e che il nostro paese presenta un ampio bacino di costruzioni caratterizzate da un’età matura nonché antecedenti alle leggi sull’efficienza energetica, credo che un’azienda come FAKRO vocata alla qualità, al confort, nonché alla massima attenzione agli aspetti energetici e ambientali, abbia grandi opportunità. Il 2013 si è chiuso per FAKRO Italia in maniera estremamente positiva, confermando il trend di crescita delineatosi dal nostro ingresso sul mercato italiano ad oggi. Per quanto riguarda il prossimo anno, ci aspettiamo che anche il 2014 possa essere protagonista di un’ulteriore ascesa.”

 

Impreziosiscono le nostre mansarde, valorizzandole con poetici decori o mirate nuances, ma, soprattutto, ci permettono di regolare il flusso della luce, ombreggiando i locali a nostro piacimento: sono le tende avvolgibili proposte da FAKRO, secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, ad oggi presente in 47 paesi, con al suo attivo 15 società di distribuzione e 12 stabilimenti produttivi.

Con l’importante mission di implementare il confort e la sicurezza delle mansarde, prestando al contempo la massima attenzione agli aspetti energetici e ambientali, FAKRO produce e commercializza finestre tecnologicamente avanzate e accessori di altissima qualità. Tra quest’ultimi, l’azienda propone anche le tende avvolgibili ombreggianti interne nelle due versioni ARS e ARP.

Il modello ARS presenta un tessuto montato su un rullo avvolgibile, elegantemente schermato da un listello in alluminio posto nella parte superiore del serramento. Grazie a tre coppie di ganci fissati sull’anta della finestra, è possibile bloccare la tenda in tre diverse posizioni. ARS è inoltre facilmente manovrabile tramite un’asta universale ZST.

In versione ARP, la tenda avvolgibile FAKRO è invece caratterizzata da guide in alluminio posizionate ai lati dell’accessorio e che consentono di bloccare quest’ultimo in qualsiasi posizione. Oltre che manualmente, ARP può essere anche automatizzata (ARP Z-WAVE) e quindi azionata mediante telecomando o interruttore a muro.

Contraddistinte da una gradevole personalità estetica, le tende avvolgibili ombreggianti ARS e ARP FAKRO sono realizzate in un’ampia gamma di tonalità, materiali e decori e, in virtù di tale versatilità, possono dunque essere abbinate agli ambienti nonché agli arredi più diversi. Entrambe in grado di oscurare, filtrare e modulare la luce all’interno della mansarda, proteggono dai raggi UV, tutelano la privacy dei locali e svolgono infine anche una parziale funzione di protezione dal calore.   

Martedì, 13 Maggio 2014 15:52

Una scelta consapevole

La crescente diffusione degli edifici realizzati con tecnologie prefabbricate in legno è un segno dei tempi. Le ragioni di questa tendenza sono diverse e tutte estremamente valide: progetti personalizzati, qualità estetica, impiego di materiali eco-compatibili, elevata sostenibilità energetica, rapidità di installazione, prezzi competitivi.

In Italia, la provincia di Trento è la “culla” di numerose iniziative imprenditoriali, che rivalutano una tradizionale sapienza artigianale attraverso tecnologie innovative ed efficienti. Fra le aziende che hanno raccolto la sfida, puntato su questi sistemi costruttivi rispettosi dell'ambiente, si distingue la Essepi di Cavedine, piccolo centro a nord del Lago di Garda.

Impiego di materie prime nazionali provenienti esclusivamente da gestione forestale sostenibile e di adesivi strutturali senza emissione di formaldeide, know-how italiano per le soluzioni tecnico-costruttive, produzione in regime di assicurazione di qualità e tracciabilità, eccellenza delle finiture, riduzione e riciclaggio degli sfridi, basso impatto ambientale del ciclo di produzione, prestazioni certificate e garantite, ricerca e sviluppo continui: queste le principali caratteristiche della proposta di Essepi.

L’azienda produce infatti sul mercato pannelli tipo x-lam, che consentono la realizzazione di robustissimi elementi di solaio, di copertura e di trave-parete, integrate a regola d’arte dai serramenti in legno certificati CasaCIima, settore nel quale l'azienda vanta un'esperienza trentennale. Di conseguenza, la scelta di prodotti Hörmann per il nuovo stabilimento è tutt'altro che casuale.

Silvio Pedrotti è titolare di Essepi: “L'azienda è frutto di trentacinque anni di esperienza nella lavorazione del legno. Ho iniziato come falegname, passando alla produzione di finestre dapprima come artigiano e poi come imprenditore, costruendo nel tempo l'attuale realtà che si propone come una delle realtà più evolute nella produzione di sistemi prefabbricati e che, oggi, dà lavoro a circa trentacinque persone.

La nuova struttura produttiva affianca la sede storica dell'attività, situata a breve distanza. È dotata di tecnologie avanzate per la produzione di sistemi modulari prefabbricati in legno in conto terzi e, su richiesta, ci permette di sviluppare e ingegnerizzare progetti architettonici per committenti privati, fino alla posa in opera. Siamo perciò in grado di presentare al mercato un'offerta di elevata qualità a misura delle differenti esigenze.”

Per la costruzione del nuovo stabilimento e la realizzazione delle linee produttive ad alta tecnologia, l'investimento complessivo è stato di circa 4 milioni di euro.

“L'edificio copre circa 4.000 metri quadrati sui circa 8.000 di superficie disponibile ed è articolato in tre aree principali: magazzino e prima fase di lavorazione della materia prima; formatura e pressatura dei componenti prefabbricati; taglio a controllo numerico e magazzino prodotti finiti.

Il progetto è stato studiato dall'arch. Guido Agostini, che ha voluto ingentilire l'immagine esterna utilizzando inserti colorati e coronando la copertura con un anello in rete metallica. Ho seguito personalmente la selezione dei sistemi di chiusura dei varchi presenti sulle facciate, rivolgendomi direttamente a Hörmann Italia, che ha sede nelle vicinanze. Abbiamo infatti voluto coniugare gli aspetti qualitativi ed estetici con quelli pratici ed economici e sono molto soddisfatto delle scelte compiute.”

 

BOX    Pratici ed efficienti

Il nuovo stabilimento Essepi XXL di Cavedine (Trento) è equipaggiato con 8 portoni sezionali Hörmann modello SPU 40, tutti motorizzati e con guida di scorrimento prolungata; fra questi, cinque presentano dimensioni di 5.000 per 5.000 mm, mentre gli altri tre sono larghi 4.000 e larghi 5.000 mm.

Questi portoni sono realizzati con elementi a doppia parete in acciaio zincato a caldo, con protezione di fondo a base di poliestere e finitura RAL 9600. Tutti i pannelli sono equipaggiati con protezione salvadita e permettono l'applicazione di griglie di aerazione, telai per finestre in profili tubolari di alluminio anodizzato (a freddo e a taglio termico), oblò e porte pedonali.

Sono inoltre presenti 2 portoni scorrevoli a impacco laterale modello PLIS 2, con dimensioni 18.940 per 6.000 mm e porta pedonale inserita, ideali in caso di grandi luci. Le ante sono realizzate mediante telai in acciaio zincato 20/10, lamiere profilate 8/10 zincate a caldo e guarnizioni in gomma epdm. Lo strato interno è in poliuretano (50 mm) ad alta densità, mentre la finitura è in vernice a resina poliestere ad alta stabilità cromatica. Le cerniere in lega di alluminio sono concepite per non essere smontabili dall'esterno.

La fornitura è stata gestita da For-x, concessionaria Hörmann per la provincia di Trento.

 

SCHEDA        Stabilimento Essepi

Committente                                                  Essepi Srl

Sede principale                                              Cavedine (Trento)

Produttore                                                      Hörmann

Portoni sezionali                                            SPU 40

Portoni scorrevoli a impacco laterale            PLIS 2

Fornitura                                                        For-x

Lo abbiamo visto sfilare sulle passerelle di tutto il mondo – da Milano, a Londra, a New York – ed, ora, campeggia vibrante nelle vetrine di negozi e boutique di ogni genere: si chiama Radiant Orchid ed è il colore della primavera/estate 2014, must assoluto dei prossimi mesi.

Energica, vitaminica e seducente, questa elegante tonalità che ricorda i petali delle orchidee propone un mix di fucsia, viola e rosa ed è un invito all’originalità e alla creatività. A questa vitale nuance che si appresta a invadere i nostri outfit sta rendendo omaggio non solo il mondo della moda, nel quale imperversa ormai tra le più importanti maison come tra i brands low cost, ma anche il settore degli arredi e delle finiture.

Secondo player a livello mondiale nel mercato delle finestre per mansarda, FAKRO propone oggi ad esempio la finestra a bilico FTP-V, proprio in tonalità Radiant Orchid.

Serramento a bilico, con le cerniere poste a metà dell’altezza della finestra, il modello FTP-V è realizzato in legno di pino accuratamente selezionato, impregnato sottovuoto (metodologia più efficace di molti altri sistemi d’impregnazione, in grado di rendere il legno resistente anche alle muffe più insidiose) e rifinito con due mani di vernice acrilica. Dotata di una superficie vetrata molto ampia che è possibile valorizzare con tutti gli accessori FAKRO – dalla tenda parasole alle tende oscuranti/ombreggianti o ancora alle tende plissettate – questa finestra presenta l’evoluto sistema di fissaggio delle cerniere topSafe, utile a rafforzare la costruzione del serramento per una maggiore resistenza contro l’effrazione. La finestra FTP-V è inoltre contraddistinta dal sistema di ventilazione V40 che permette un ottimale ricambio d’aria anche a finestra chiusa, conferendo maggior salubrità agli ambienti anche durante la stagione invernale o in caso di mal tempo. Grazie al battente del serramento che può ruotare di 180° ed è dotato di un mirato sistema di bloccaggio, FTP-V permette infine operazioni di pulizia più agevoli e sicure.

Valorizzata dal colore Radiant Orchid, questa finestra FAKRO assume una personalità d’eccezione, infondendo all’ambiente un tocco glamour d’ineguagliabile stile.

La luce naturale è fonte di vita e di benessere; per questo, da sempre, l’azienda FAKRO dedica risorse ed investimenti, in termini di ricerca e sviluppo, volti a far sì che le proprie finestre siano caratterizzate da superfici vetrate più ampie possibili.

Quanto a luminosità, un prodotto estremamente significativo è senz’altro il serramento proSky. Finestra altamente innovativa, la nuova proSky presenta l’asse di rotazione decentrato – posto vale a dire al di sopra della mezzeria del telaio – e quindi in grado di agevolare notevolmente l’avvicinamento alla finestra. Proposta in legno di pino accuratamente selezionato, impregnato sottovuoto (metodologia in grado di rendere il legno resistente anche alle muffe più insidiose) e rifinito con due mani di vernice acrilica, proSky è estremamente sicura grazie all’innovativa tecnologia TopSafe utile a rafforzare la costruzione del serramento, per una maggiore resistenza contro l’effrazione. Questa finestra è inoltre dotata del nuovo sistema di ventilazione V40 che permette un ottimale ricambio d’aria anche a finestra chiusa, conferendo maggior salubrità agli ambienti sia in caso di mal tempo, sia durante la stagione invernale.

“Come tutte le finestre FAKRO – afferma Bruno Pernpruner, Direttore di FAKRO Italia – grazie all’ampiezza della superficie vetrata, proSky è contraddistinta da una notevole luminosità già nelle dimensioni minime di 78x140 cm. Questa finestra ha in più una vantaggiosa peculiarità: può arrivare a raggiungere altezze significative, vale a dire 180 cm nella versione base (FYP-V U3) e addirittura 206 cm nella versione con anta sottoluce (FDY-V U3). Questa seconda versione presenta, su un unico telaio, un battente superiore con la struttura del modello proSky classico, vale a dire apertura a bilico e asse di rotazione decentrato, e una parte fissa inferiore non apribile e dotata di un vetrocamera con lastra interna laminata di sicurezza.”

“Per rispondere a necessità particolarmente elevate in termini di illuminazione delle mansarde, magari in presenza di peculiari prescrizioni di luce minima – approfondisce Bruno Pernpruner –  una soluzione comunemente adottata è quella di installare due finestre sormontate, in combinazione verticale. In questi casi, la struttura del serramento proSky permette di raggiungere le performances richieste quanto a luminosità, utilizzando un’unica finestra anziché due e quindi con un notevole risparmio in termini di costi nonché tempi d’installazione. Non solo; la luminosità che proSky è in grado di garantire in tali casistiche è addirittura superiore a quella offerta dalla soluzione con due finestre sormontate perché, trattandosi di un unico serramento, si ha un montante centrale di spessore inferiore.”

In tempi in cui l'energia per il riscaldamento diventa ogni giorno più cara per la sempre crescente scarsità di risorse, Hörmann risponde all’esigenza di miglioramento dell’efficienza energetica immettendo sul mercato una nuova classe di prodotto: i portoni sezionali industriali con spessore 67 millimetri, che vanno a completare il preesistente programma di portoni sezionali industriali di 42 millimetri.

Grazie allo spessore dei pannelli e al taglio termico di serie, queste chiusure offrono una coibentazione termica fino al 55 % in più rispetto ai modelli base di 42 mm.

Proposte in diverse varianti (portoni con elementi in acciaio a doppia parete, particolarmente isolanti; portoni vetrati in alluminio con zoccolo in acciaio per una maggior luminosità; portoni in alluminio completamente vetrati per una sinergia d’effetto tra trasparenza e luminosità) tali nuove chiusure abbinano a prestazioni energetiche di rilievo un look identico ai tradizionali portoni contraddistinti da 42 mm di spessore, ai quali possono dunque essere affiancati anche all’interno di un medesimo contesto architettonico.

 

Per evitare inutili sprechi energetici, anche i nuovi portoni con spessore 67 mm possono ora essere equipaggiati di portina pedonale senza soglia; in acciaio inox, spessa massimo dieci millimetri sul colmo della sagoma, questa soglia riduce il rischio di inciampare e facilita il passaggio dei mezzi con ruote. Per fare sì che l'energia custodita all’interno dell’edificio grazie al nuovo e più spesso manto non venga dispersa attraverso la portina pedonale, anche questa è proposta con profili a taglio termico, unica nel suo genere secondo i dati dell’azienda.

 

La larghezza standard di serie di 905 millimetri soddisfa, nel rispetto di altri presupposti, i requisiti di accessibilità e pedonabilità anche con piccoli attrezzi su ruote o carrellini.


Oltre all'efficienza energetica, fondamentale quando si parla di portoni industriali è ovviamente la sicurezza. Secondo la norma EN 13241-1,  i portoni, alla chiusura, devono frenare automaticamente se sotto al portone si trovano persone od oggetti e rilasciare solo una determinata forza al momento dell'impatto, o addirittura evitarlo completamente, prima di ripartire verso l'alto. I portoni industriali motorizzati Hörmann sono sempre disponibili con una fotocellula integrata nella guarnizione esterna, il cosiddetto optosensore, che garantisce quanto descritto sopra. L'optosensore può essere sostituito da una fotocellula che precede lo scorrimento, senza sovrapprezzo, la quale arresta il portone e ne inverte la marcia prima di incontrare persone oppure oggetti presenti sul varco. Quest’ultima performance è offerta anche dall’evoluta barriera a raggi infrarossi integrata nel telaio e protetta dagli urti. Inoltre, grazie al rilevamento su vasta superficie dei raggi luminosi, la barriera consente velocità di scorrimento del portone in chiusura più elevate, che a loro volta impediscono grandi perdite di energia durante la manovra. L'impiego di fotocellule a scorrimento anticipato o barriere a raggi infrarossi ha inoltre il vantaggio di non richiedere un’importante manutenzione, per esempio la misurazione della forza di impatto e comporta quindi un risparmio di costi.

Giovedì, 10 Aprile 2014 12:01

Soluzioni per famiglie che crescono

Da oltre venticinque anni lo studio professionale dell'arch. Antonella Zoia si occupa prevalentemente di edilizia residenziale e architettura d'interni nell'area di Milano e provincia, con progetti per nuove costruzioni e ristrutturazioni realizzati per conto di privati e di società immobiliari. Fra i progetti più recenti si distingue una residenza unifamiliare dall'immagine sobria e misurata quanto ricca di personalità. Com'è nato questo progetto?

“L'intervento ha interessato la ristrutturazione e l'ampliamento di un fabbricato esistente e scaturisce da una concreta necessità della famiglia che oggi lo abita. Con la nascita del terzo figlio, infatti, avevano iniziato a cercare un'abitazione più spaziosa e dotata di giardino, allo scopo di migliorare la qualità della vita domestica. La scelta è caduta su un anonimo edificio risalente agli anni '60 che offriva la possibilità di ampliare le superfici edificate.

Abbiamo perciò potuto intervenire in maniera radicale, mantenendo praticamente solo le strutture portanti esistenti. L'idea originaria che ha guidato la progettazione è stata sviluppata con coerenza, ridisegnando ex novo l'intero edificio secondo una concezione contemporanea sia dal punto di vista dello spazio architettonico, sia delle tecnologie e dei materiali impiegati.

Al piano terra, le ampie aperture trasparenti inondano ora gli ambienti di luce naturale e permettono di godere della vista sul giardino, arricchito anche da una piscina. Al piano superiore, invece, le camere da letto sono disposte su due livelli e assicurano a tutti gli abitanti uno spazio a misura delle proprie esigenze.

Per il volume esistente, dal disegno classico con tetto a falda, è stato mantenuto il rivestimento a intonaco di colore bianco, mentre la parte in ampliamento è rivestita con pietra a spacco, dal colore grigio chiaro, e presenta ampi aggetti lineari; il basamento dell'edificio invece, è sottolineato da superfici più scure.”

Quanto hanno pesato le scelte in materia di contenimento dei consumi energetici?

“Trattandosi di una ristrutturazione è stato possibile accedere, per parte dei lavori realizzati, alle detrazioni fiscali del 50%. Abbiamo anche migliorato notevolmente le prestazioni energetiche rispetto all'edificio preesistente, ma senza troppa enfasi: i committenti, infatti, hanno voluto concentrare le proprie risorse sulla qualità dei materiali e delle finiture.

Uno degli ambiti più curati è stato quello dei serramenti, realizzati in alluminio: sono stati scelti coniugando estetica, tecnologia, praticità d'uso, affidabilità ed efficienza energetica; sono abbinati a tapparelle a schermo totale, in alluminio coibentato di colore grigio antracite.

La scelta dei portoni per i box ha seguito la stessa filosofia, puntando a quanto di meglio offre il mercato: i portoni Hörmann – che ho installato anche nella mia casa – costituiscono un punto di riferimento per il settore e offrono le migliori garanzie in termini di qualità complessiva del prodotto. Anch'essi sono di colore antracite, scelto per far risaltare le aperture rispetto al disegno generale dei prospetti, caratterizzato dal candore dei paramenti murari.”

 

BOX    Alte prestazioni per il box di casa

La villa è equipaggiata con due portoni sezionali Hörmann modello LPU40, con superficie grecata M e finitura Titan New Silkgrain. I portoni (altezza 2.125 mm, larghezza 4.500 e 2.500 mm) sono dotati di motorizzazione Supramatic E BI Secur, con ricevente esterna (HER 4BS) e relè a 4 canali per l'integrazione con il sistema antifurto e di apertura automatica del cancello esterno. L’ingombro ridotto dell’applicazione “L” ribassata ha permesso la perfetta installazione del portone più grande, preceduto da una ripida rampa.

I portoni LPU40 presentano dimensioni massime di 3 metri (altezza) e 10 metri (larghezza): sono realizzati con elementi d'acciaio a parete singola e doppia, in quest'ultimo caso isolati con schiuma in poliuretano, e sono protetti con mano di fondo a base di poliestere. Le guarnizioni perimetrali ermetiche a elasticità permanente assicurano un'ottimale tenuta agli agenti atmosferici e idonei livelli di coibentazione termica. Ulteriori fasce intermedie tra i singoli elementi e la guarnizione a pavimento, in grado di compensare eventuali lievi irregolarità, garantiscono inoltre una maggiore stabilità e uno scorrimento più agevole e silenzioso.

La fornitura è stata gestita dal sig. Massimo Frigerio, titolare dell'azienda Frimar Srl di Ossona (Milano), produttrice di serramenti nonché concessionaria Hörmann.

 

SCHEDA        Residenza unifamiliare

Progetto architettonico Arch. Antonietta Zoia

Produttore Hörmann

Portoni sezionali LPU 40

Concessionaria Frimar Srl

Agente Massimo Frigerio

Giovedì, 03 Aprile 2014 11:57

Hörmann parteciperà al MADE

Da oltre 80 anni azienda di riferimento a livello mondiale nel settore delle chiusure civili e industriali, il Gruppo Hörmann annuncia sin d’ora la propria presenza alla prossima edizione di MADE Expo, che avrà luogo a Milano dal 18 al 21 marzo 2015.

Vocata all’innovazione e nota per il considerevole numero di sistemi esclusivi immessi periodicamente sul mercato, l’azienda approfitterà dell’importante kermesse milanese per presentare una serie di interessanti prodotti.

 

“La manifestazione – conferma il Direttore Commerciale di Hörmann Italia Edoardo Rispoli – si svolgerà subito dopo il BAU di Monaco (previsto per gennaio 2015), appuntamento biennale durante il quale la nostra azienda è solita lanciare novità grosso modo in tutte le linee di prodotto. Prendere parte al MADE ci consentirà di proporre tutte queste innovazioni non solo in anteprima assoluta sul mercato italiano ma anche in un momento focale, quando l’attenzione a livello internazionale sarà concentrata su Milano in vista dell’Expo 2015 che avrà inizio a maggio.”

 

“La fiera – aggiunge inoltre Edoardo Rispoli – ci offrirà anche l’occasione di riunire al completo la nostra forza vendita, insieme alla quale tra l’altro celebreremo il prossimo anno un memorabile traguardo: il 2015 – spiega il Direttore Commerciale – la nostra filiale Hörmann Italia, attiva nel Bel Paese dal 1990, festeggerà infatti il 25° anniversario della fondazione.”

 

La nota azienda esporrà al Salone in un’ampia area di circa 250 metri quadrati.

 

“Abbiamo deciso di essere presenti con uno stand importante – prosegue il Direttore Commerciale; crediamo fermamente nel valore di questa manifestazione e intendiamo presidiarla adeguatamente. Auspichiamo tra l’altro che questo evento possa rappresentare la miglior occasione per un reale rilancio di tutto il settore delle chiusure, comparto fondamentale all’interno della filiera edile che, in passato, era solito presentarsi massicciamente alle fiere, occupando spesso anche un intero padiglione. Siamo inoltre convinti – conclude Edoardo Rispoli – che, anche grazie alla nuova veste biennale, la Fiera MADE potrà darà origine a risvolti estremamente positivi.”

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