Il mercato edile si rivela, giorno dopo giorno, sempre più attento all’utilizzo di materiali e tecnologie “green”, facendo della sostenibilità il necessario contraltare di performance ed innovazione tecnica.
Con l’importante mission di implementare il confort e la sicurezza delle mansarde, tenendo al contempo in considerazione l’estrema importanza degli aspetti energetici e ambientali, l’azienda FAKRO affianca ormai da anni evoluzione tecnologica e salvaguardia ambientale, non solo in termini di prodotti proposti ma anche di ciclo produttivo.
“Tutti gli step produttivi – spiega Bruno Pernpruner, Direttore FAKRO Italia – sono portati in FAKRO ai massimi livelli di eccellenza in relazione all’aspetto della tutela ambientale. Il legno utilizzato per le nostre finestre viene ad esempio stagionato ed essicato all’interno di innovativi ed ecologici impianti che ricavano calore dalla segatura e dagli scarti di legno accumulatisi nelle varie fasi produttive. La nostra azienda presta inoltre grande attenzione anche ai materiali impiegati nel ciclo di produzione: il legname con cui sono realizzati i serramenti FAKRO infatti – oltre ad essere un legno di pino accuratamente selezionato, materiale naturale per eccellenza – ha la certificazione FSC che assicura la gestione responsabile delle foreste da parte delle aziende che lavorano il legno. Solo per far comprendere cosa significhi gestione responsabile delle foreste, ricavare legname da zone boschive giovani ed altre più datate non è infatti la stessa cosa, in quanto le prime consentono un più elevato assorbimento di anidride carbonica ed è quindi necessario tutelarle maggiormente ai fini di una più mirata salvaguardia ambientale. Infine – conclude Bruno Pernpruner – le nostre vernici sono all’acqua e il PVC utilizzato per i due serramenti PTP-V e PPP-V preSelect è in classificazione A dal punto di vista del riciclo, sempre per un minor impatto sull’ambiente.”
Con il nuovo portone sezionale ALR F42 Glazing, realizzato con solidi profili in alluminio dello spessore di 42 mm e ampie finestrature in vetro minerale, Hörmann realizza una vera e propria vetrina mobile, concreto esempio di architettura moderna, pensato per negozi e showroom, per i quali è importante disporre di una visione completa degli spazi espositivi interni anche dall’esterno.
I campi di finestratura continui, in grado di garantire alti livelli di resistenza, grazie al vetro minerale di sicurezza stratificato, conferiscono un carattere esclusivo alla nuova chiusura e consentono una visuale completa degli spazi espositivi interni. Inoltre, per i portoni con una larghezza fino a 3330 mm, i campi di finestrature della stessa altezza vengono prodotti senza divisorio verticale, eliminando ogni ostacolo al contatto visivo tra interno ed esterno. La superficie del manto è ricoperta con elementi in alluminio anodizzato nella tonalità E6 / C0, disponibile a richiesta anche nella versione preverniciata RAL. Mix vincente di tecnologia e design, questa chiusura è caratterizzata dall’ormai collaudata protezione salvadita Hörmann ed è disponibile in dimensioni fino a 5500 x 4000 mm.
Il portone può essere chiuso dall’interno tramite chiavistello ruotante a scatto automatico o scorrevole lucchettabile (non in caso di applicazione HU e VU) o bloccaggio a terra. Tra gli elementi del portone, vi sono una o più molle a torsione di bilanciamento verniciate e funi portanti laterali o combinazione di catena/fune portante. ALR F42 Glazing presenta anche guarnizione a pavimento in EPDM a doppia camera, guarnizioni laterali, guarnizione a labbro sull'architrave e guarnizione intermedia tra i singoli elementi. Questa chiusura è inoltre dotata di sistemi di ancoraggio superiore in robusta carpenteria zincata, preforata e guide verticali con albero ribassato.
Come tutti i prodotti, gli accessori e i dispositivi Hörmann, anche il portone ALR F42 Glazing è conforme alla normativa UNI EN 13241-1.
Secondo player a livello mondiale nel settore delle finestre per tetto, FAKRO parteciperà alla prossima edizione di Klimahouse, l’importante rassegna internazionale per l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile, che si terrà a Bolzano, dal 29 gennaio al 1 febbraio 2015. Presso la propria area dedicata (STAND G0/04), l’azienda presenterà la sua estesa gamma di prodotti ed esporrà due serramenti estremamente performanti dal punto di vista dell’isolamento termico e dell’innovazione tecnologica: la finestra FTT U8 Thermo e la finestra per tetti piatti modello F.
Vero fiore all’occhiello della linea di serramenti FAKRO ad alta efficienza energetica, il modello FTT U8 Thermo è una finestra con prestazioni termiche tra le migliori disponibili sul mercato, con singolo pacchetto vetrato. Dotata di vetrocamera passivo e un sistema a 5 guarnizioni che ne implementano l’ermeticità, questa nuova finestra ha un coefficiente Uw=0,58W/ m²K, che le ha portato il riconoscimento del Passivhaus Institut.
Progettata appositamente per edifici caratterizzati da tetti piatti, la nuova finestra modello F è in grado di assicurare elevati parametri termoisolanti grazie al doppio vetrocamera DU8, che le consente di raggiungere un coefficiente di trasmittanza termica pari a 0,76W/m²K. Autentica evoluzione del prodotto tradizionale con cupola, questa finestra rende possibile anche la ventilazione del sottotetto e permette una luminosità straordinaria degli ambienti interni.
Si svolgerà a Milano, il prossimo 20 gennaio, il convegno “Isolamento termico ed acustico per il comfort abitativo e il risparmio energetico”. L’incontro, che avrà luogo in Via Campazzino 47 all’interno della sala convegni del coperturista ASTI srl, sarà aperto a tutti i progettisti e vedrà protagoniste le due aziende Aetolia e FAKRO. L’evento sarà infatti dedicato alla presentazione di un importante intervento di recupero messo a punto nel corso del 2013 - un adeguamento normativo (in termini acustici e termici) di circa 700 mq di tetto di un palazzo storico di Milano – al quale hanno preso parte entrambe le aziende, ciascuna fornendo mirati prodotti e servizi. A documentare la realizzazione, saranno il Direttore Tecnico di Aetolia Massimo Silipo e il Direttore di FAKRO Italia Bruno Pernpruner.
Durante il convegno, che si svilupperà tra le 17.00 e le 19.00 (la registrazione si potrà effettuare a partire dalle 16.30), sarà inoltre presentato anche il cantiere di Via Carmagnola – i lavori per il quale risultano ad oggi in fase di ultimazione – che ha visto coinvolte, come nella case history sopra citata, le due aziende e a cui, in aggiunta, ha preso parte anche la società ASTI srl.
L’incontro è stato coordinato dal Signor Davide Nale della Simoncini Rappresentanze, partner sul territorio delle note aziende.
Per iscriversi, è possibile utilizzare la mail fakro@fakro.it
Immerso nella rigogliosa macchia mediterranea, “Le Cinque Serre” è un insediamento residenziale concepito per offrire il massimo del comfort e del benessere in un ambiente unico, arricchito da servizi esclusivi come la piscina e il parco con aree attrezzate per il gioco e il barbecue.
Progettato dallo studio di architettura Dotti e Stalla Associati, il complesso rispetta il delicato equilibrio paesaggistico, frutto del lavoro di generazioni di contadini che hanno rimodellato una natura tanto aspra quanto lussureggiante, creando terrazzamenti e sinuosi sentieri che assecondano il corso irregolare di un torrente.
Parte dei volumi sono di tipo ipogeo, per minimizzare l'impatto visivo e contenere al minimo indispensabile gli scavi, mentre le parti in elevazione presentano stilemi sobri e aggraziati, con masse equilibrate e ampie superfici a terrazza che spaziano verso l'azzurro del golfo e lo spettacolare profilo dell'isola Gallinara.
“L'insediamento si estende per oltre 22.000 metri quadrati – spiega Sergio Orsero, Amministratore delegato della società immobiliare Alasia Srl – che godono di un'esposizione ottimale nonostante distino poco più di due chilometri dal centro urbano e meno di un chilometro dalle spiagge. Abbiamo previsto la costruzione di cinque complessi residenziali, di cui due già ultimati, quasi completamente indipendenti gli uni dagli altri e articolati in appartamenti di metrature che variano dai 60 ai 180 metri quadrati. Ma i dati quantitativi sono la parte meno interessante del progetto...”
Quali sono le sue caratteristiche peculiari?
“Abbiamo voluto reinterpretare e attualizzare la tradizione costruttiva locale, utilizzando in edifici distinti sia i caratteri linguistici e tipologici dell'architettura più aulica dell'antica Villa Salada, situata a breve distanza, sia quelli delle più diffuse e tipiche ville ipogee a gradoni. Gli spazi interni si distinguono invece per l'impronta decisamente contemporanea che, attraverso differenti stili di finiture ispirati ai più famosi musei del mondo, utilizza la tecnologia e il design come strumenti per assicurare un alto livello di benessere e di qualità della vita. La personalizzazione degli ambienti è un aspetto al quale teniamo molto. L'idea che il cliente possa creare la propria casa secondo le sue esigenze e i suoi gusti - dalla scelta della distribuzione degli spazi alla tipologia delle finiture, fino alla definizione degli arredi - è al centro della proposta immobiliare. La completa integrazione nel paesaggio, il ricorso a soluzioni bioclimatiche e l'impiego di fonti energetiche rinnovabili sono frutto di una sensibilità e di un'attenzione verso tutti i dettagli, compresa ad esempio l'installazione di una stazione di ricarica per le biciclette elettriche in dotazione ad ogni appartamento. Grazie a soluzioni impiantistiche all'avanguardia, governate da un sistema domotico user friendly, comfort abitativo e sostenibilità ambientale ed energetica sono parte integrante di un concept che, per la cura prestata alle esigenze dei nostri clienti, amo definire «sartoriale». La scelta di installare i portoni Hörmann ne è un esempio.”
In che senso?
“Si tratta del leader di mercato: certe posizioni si raggiungono solo lavorando con serietà e puntando sulla qualità. Inoltre Hörmann ha una storia alle sue spalle ed è organizzata sul territorio. Tutto questo ci dà tranquillità poiché, per il nostro approccio imprenditoriale, la fiducia e la considerazione del cliente sono importanti oggi quanto in futuro. Se, per ipotesi, fra qualche anno si guastasse uno dei portoni installati, Hörmann sarebbe pronta a intervenire e a porre rimedio al problema: nonostante il disagio tutto si risolverebbe in tempi brevi e certi. Cosa succederebbe, invece, se si guastasse un sezionale “no brand” e il cliente avesse difficoltà a farlo riparare o fosse costretto a sostituirlo? Il suo primo pensiero sarebbe che abbiamo voluto risparmiare a suo svantaggio, fornendo un prodotto scadente, non garantito e sprovvisto di assistenza. Il cliente è un bene prezioso: un cliente contento è la miglior pubblicità che si possa avere. Per queste ragioni scegliamo marchi e prodotti portatori di una filosofia simile alla nostra.”
I 14 portoni sezionali Hörmann installati presso le prime due unità del complesso “Le Cinque Serre” sono del modello LTE 40 monoparete, con finitura greca S Woodgrain colore RAL 9016 (bianco traffico), impreziositi da maniglie in alluminio e dotati di motorizzazione SupraMatic E.
Si tratta di prodotti ideali per garages indipendenti dall’edificio, che non hanno bisogno di coibentazione termica particolarmente elevata. Il trattamento della superficie riproduce la venatura “effetto legno” fedele all’originale, che consente di ritoccare i piccoli graffi in modo invisibile.
Per consentire il rispetto dei requisiti di aerazione dei box, sopra i portoni sono state installate cartelle aerate in grigliato metallico, con la medesima finitura esterna. La fornitura è completata dalle 16 porte Hörmann modello ZK colore RAL 9016, anche queste con maniglie in alluminio, installate per la chiusura delle cantine.
I portoni Hörmann LTE 40 e le porte ZK sono stati forniti direttamente da Davide Farina, Area Manager Nord Ovest, con sede a Milano.
Società immobiliare Alasia Srl
Amministratore delegato Sergio Orsero
Progettazione Studio Dotti e Stalla Associati
Produttore Hörmann
Portone LTE 40
Area Manager Nord Ovest Davide Farina
Si chiama LWT ed è la new entry all’interno dell’ampia gamma di scale retrattili FAKRO. Modello sezionale in legno contraddistinto da una tecnologia avanzata nonché da un piacevole impatto estetico, LWT si distingue per gli eccezionali valori in termini di trasmittanza termica, ad oggi un unicum sul mercato italiano.
“LWT – afferma il Direttore di FAKRO Italia Bruno Pernpruner – è una scala super-termoisolante che presenta un coefficiente termico di 0,51W/m2K. Pertanto, è il prodotto ideale per gli edifici a basso impatto energetico, volti a ridurre le perdite di calore e a risparmiare sulle spese di riscaldamento. Questa speciale scala risulta inoltre particolarmente indicata per tutti quegli edifici in cui ci sia una notevole differenza di temperatura tra il vano riscaldato in mansarda e un solaio non utilizzabile.”
“Anche se spesso nel nostro paese – aggiunge Bruno Pernpruner – la scala per soffitta non viene vissuta come un prodotto che debba isolare, è al contrario fondamentale che essa offra determinate garanzie proprio in termini di efficienza energetica, essendo utilizzata a delimitazione di un involucro riscaldato. Per questo motivo, FAKRO sta dedicando risorse ed investimenti importanti alla progettazione di modelli sempre più performanti da questo punto di vista.”
Dotata di robusti piedini antigraffio in grado di conferire maggior stabilità alla struttura, la scala LWT presenta un comodo corrimano che agevola le operazioni di salita e discesa, nonché una serie di gradini antiscivolo. Robusta struttura in grado di sostenere importanti pesi (fino a 160 kg), questa scala presenta una botola dotata di serratura e caratterizzata da un triplo sistema di guarnizioni in grado di garantire un’ottima ermeticità (proprio grazie a questo sistema, LWT è in classe di tenuta 4 – la più alta ottenibile – secondo la norma EN 12207). La botola, realizzata in materiale isolante dello spessore di 8 cm, è di colore bianco e si integra perfettamente sia a livello cromatico che strutturale col soffitto di qualsiasi abitazione.
Gruppo internazionale, divenuto negli anni il secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, FAKRO ha fatto dell’innovazione tecnologica e della qualità del dettaglio gli asset della propria costante crescita. Nota per la produzione di molteplici tipologie di finestre in legno, l’azienda annovera all’interno dell’ampia gamma proposta anche due modelli in PVC: il serramento a bilico PTP-V e quello a doppia apertura PPP-V preSelect.
Stabili, durature e resistenti grazie alla peculiare struttura caratterizzata da profili multicamera in PVC rinforzati internamente con anime in acciaio zincato, queste finestre sono realizzate con materiali che non assorbono l’umidità, risultando al contempo particolarmente resistenti all’azione corrosiva di alcool e sostanze acide. Per questo, i due serramenti FAKRO in PVC possono rappresentare una valida soluzione anche per gli ambienti ad alta concentrazione di umidità, quali la cucina e il bagno.
Robusto modello a bilico, PTP-V è dotato di un battente che può ruotare di 180 gradi e che presenta un mirato sistema di bloccaggio, utile ad agevolare e a rendere più sicura la pulizia del serramento.
La finestra PPP-V preSelect, invece, si presta a due diverse tipologie di apertura: alla modalità a bilico, associa infatti quella a vasistas, in cui l’anta può aprirsi da 0 a 35 gradi, permettendo una ventilazione maggiore all’interno della casa, una visuale migliore sull’orizzonte nonché un più libero accesso ai singoli punti della finestra. Non solo: il nuovo sistema di cerniere brevettato garantisce l’assoluta stabilità del battente sia nella funzione vasistas che in quella a bilico. In particolare, quando il serramento si trova in posizione a vasistas, viene bloccata l’apertura a bilico, mentre in caso di apertura a bilico, il sistema di cerniere inibisce la funzione a vasistas. Il cambio di apertura da una versione all’altra è reso possibile dal pratico pulsante preSelect, montato nella parte laterale del telaio ed accessibile a finestra aperta.
Installabili su tetti con pendenza da 15 a 90 gradi e proposte in differenti dimensioni, dalla più piccola di 55x98 cm alla più ampia di 114x140 cm, le finestre da tetto PTP-V e PPP-V preSelect sono disponibili in tre diverse esecuzioni di profili in PVC: in colore bianco (RAL9010), oppure nelle finiture impiallacciato rovere (GO) e pino naturale (PI).
Caratterizzati da un valore di trasmissione termica Ug = 1,1 W/m2K, i modelli PTP-V e PPP-V preSelect consentono di trattenere le perdite di calore durante l’inverno e di mantenere fresco l’ambiente nel corso dell’estate.
Infine, queste finestre utilizzano un PVC in classificazione A dal punto di vista del riciclo, per un minor impatto sull’ambiente, e sono valorizzate dal sistema di ventilazione V35, così efficiente da garantire il ricambio d’aria nell’ambiente anche a finestra chiusa.
Situato alle porte di Como, il piccolo comune deve il suo nome all'azione compiuta dai Cacciatori delle Alpi, al comando di Giuseppe Garibaldi, che nel corso della Seconda Guerra d'Indipendenza costrinse gli austriaci a ritirarsi dal capoluogo lariano.
Da qualche mese l'operoso centro, sul cui territorio è insediato anche il principale ospedale della provincia, dispone di una struttura polivalente destinata a ospitare eventi pubblici, attività culturali e didattiche, manifestazioni e sagre, realizzata e gestita dalle autorità municipali.
Si tratta di un interessante edificio situato nel centro abitato, in grado di offrire alle istituzioni, alle associazioni locali e alla cittadinanza uno spazio d'incontro versatile ed efficiente, dotato di tutti i servizi indispensabili, circondato da un'ampia superficie all'aperto.
Il primo lotto dei lavori, completato qualche anno fa, ha interessato la realizzazione delle strutture portanti verticali e della copertura ondulata in legno lamellare (altezza circa 6 metri), posta a protezione di un'ampia superficie pavimentata (circa 25 per 17 metri).
Alla fine del 2013 sono state realizzate le opere di completamento, progettate dall'arch. Gianmarco Martorana: “Originariamente concepito come semplice tettoia da utilizzare per feste, per eventi e manifestazioni pubbliche, l'edificio è riprogettato con l'obiettivo di incrementare le potenzialità d'uso. Oltre alla realizzazione della nuova pavimentazione e delle chiusure laterali, la struttura è stata dotata di un palco con torre scenica e camerini, mentre sul lato opposto un nuovo volume di circa 150 metri quadrati è stato attrezzato con una cucina e con i servizi igienici. La scelta di installare sistemi di chiusura e apertura trasparenti lungo le facciate principali risponde alla duplice esigenza di poter utilizzare l'edificio sia nel periodo invernale, permettendo l'ingresso della luce naturale, sia nel periodo estivo, trasformandolo in una grande struttura coperta per eventi collettivi».
Perché avete scelto i portoni Hörmann?
“Trattandosi di un appalto pubblico, il capitolato faceva esclusivo riferimento alle caratteristiche architettoniche, tecniche, energetiche e dimensionali definite in sede di progetto, anche per accedere ai finanziamenti regionali che imponevano la certificazione in classe energetica A. In tema di efficienza energetica i requisiti erano perciò molto stringenti. L'edificio presenta superfici opache molto performanti e apparati impiantistici di ultima generazione che, grazie all'illuminazione naturale offerta dalle ampie superfici trasparenti dei portoni, hanno permesso di rispettare gli indici di consumo previsti dalla normativa. Le già buone prestazioni dei portoni Hörmann sono state ulteriormente enfatizzate grazie al particolare disegno delle battute e all'uso di guarnizioni aggiuntive, progettate e realizzate ad hoc, che hanno ridotto le dispersioni termiche senza influire in modo significativo sui costi di costruzione.”
Il p.i.e. Luca Grisoni, responsabile del settore Lavori pubblici e manutenzione dell'Ufficio Tecnico comunale, è soddisfatto dei risultati ottenuti: “In questi primi mesi di attività il Centro ha ospitato numerosi eventi e iniziative, con viva soddisfazione della popolazione e delle autorità comunali che hanno fortemente voluto questo intervento. I portoni Hörmann si sono rivelati una soluzione ottimale per le nostre esigenze e, fino ad oggi, non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema funzionale o tecnico. Compatibilmente con le risorse disponibili, siamo intenzionati a installare un sistema di movimentazione automatica e a definire un contratto di assistenza con l'installatore.”
Gli 8 portoni sezionali Hörmann ALR F42 S-Line installati presso il Centro Polifunzionale comunale a San Fermo della Battaglia (Como) presentano dimensioni di 4.500 (altezza) per 4.000 (larghezza) mm, idonei all'azionamento di tipo manuale, mediante paranco, soluzione che ne facilita l'impiego anche a personale non specializzato.
Questi portoni di tipo industriale (dimensioni massime disponibili 5.000 per 7.500 mm) sono formati da sottili quanto resistenti profili in alluminio con finestratura a piena superficie, perciò senza zoccolo in acciaio, dotati di punti di giunzione invisibili fra gli elementi, e sono verniciati in tinta grigio antracite RAL 7016 (esterno e interno).
Le superfici trasparenti sono composte da lastre a 3 strati (spessore 26 mm) in materiale sintetico, solidarizzate ai telai metallici mediante i raccordi a taglio termico ThermoFrame, un optional che migliora la coibentazione termica dei portoni sezionali Hörmann favorendo il contenimento dei consumi energetici.
I portoni Hörmann ALR F42 S-Line sono stati forniti dall'agenzia Lusvardi & C. Sas di Orlando Colombo, sita a Como.
Committente Comune di San Fermo della Battaglia
Responsabile del progetto p.i.e. Luca Grisoni
Progettazione arch. Gianmarco Martorana
Produttore Hörmann
Serranda ALR F42 S-Line
Agenzia Lusvardi & C. Sas di Orlando Colombo (Como)
A poco più di un anno e mezzo dalla simbolica posa della prima pietra, è stato inaugurato negli Stati Uniti il nuovo sito di produzione Hörmann Flexon LLC, nell’ambito dello Starpointe Business Park a Burgettstown, nei pressi di Pittsburgh.
Già nel 2007 il gruppo Hörmann aveva acquisito la maggioranza dell’impresa statunitense Flexon Inc. di Leetsdale/Pennsylvania, uno dei leader nel settore dei portoni a scorrimento rapido, e da allora, produce e commercializza portoni a scorrimento rapido con il marchio Hörmann Flexon LLC negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
Circa ottanta ospiti, tra i quali esponenti della politica e dell’economia, come i parlamentari Harlan Shober e Diane Irey-Vaughn nonché Michael Cortez in rappresentanza del governatore Tom Corbett, hanno partecipato ai festeggiamenti e alla visita guidata dell’area aziendale nella nuova sede della Hörmann Flexon LLC. Tra gli invitati vi erano anche dipendenti, fornitori e gli architetti responsabili della Wannenmacher & Möller GmbH, rappresentanti dell’impresa edile Dynamic Building GmbH. Hanno inoltre presenziato i responsabili dello sviluppo dei progetti dello Starpointe Business Parks. Ad aprire ufficialmente l’evento è stato Christoph Hörmann, socio accomandatario del gruppo Hörmann.
“La crescente domanda di portoni a scorrimento rapido ha reso inevitabile il trasferimento dall’unità di produzione di Leetsdale, divenuta troppo piccola, a Burgettstown - ha dichiarato Christoph Hörmann. Nello stabilimento di produzione e nel parco macchine sono stati investiti circa cinque milioni di euro. La nuova sede di Burgettstown ci consente di riorganizzare completamente la produzione, ottenendo cicli di lavoro più rapidi e più efficienti. Inoltre a lungo termine sarà possibile ampliare il capannone dagli attuali circa 6.000 m², in cui lavorano 50 addetti, fino a 20.000 m².”
Accanto ai portoni a scorrimento rapido di Hörmann Flexon LLC negli Stati Uniti si vendono anche portoni industriali e portoni sezionali da garage con le relative motorizzazioni, a marchio Hörmann.In collaborazione con A10 Magazine for European Architechture – una delle più autorevoli testate d’architettura europee – il Gruppo FAKRO ha organizzato il concorso internazionale di design New Vision of the Loft 3, incentrato sull’interessante tema “Atelier for the Future – New Space for New Visions”. Rivolto ad architetti ed interior designer di tutto il mondo, il concorso ha visto la partecipazione di progettisti di oltre 20 diversi paesi, tra cui Australia, Iran, Germania, Polonia, Grecia, Italia, Ucraina, Serbia e Portogallo, solo per citarne alcuni. Nei 60 progetti pervenuti, i vari architetti si sono cimentati nella progettazione di un atelier quale spazio di lavoro funzionale ed innovativo, nonché tale da stimolare visioni creative, garantendo le condizioni ideali perché artisti e architetti possano finalizzare al meglio le loro idee. Nella progettazione di tale Atelier, ai partecipanti è stato chiesto di utilizzare almeno tre prodotti FAKRO. A valutare le numerose proposte è stata una giuria internazionale, composita di nomi noti ed apprezzati nel mondo dell’architettura: Indira van’t Klooster, direttore di A10, Ethel Baraona Pohl, critico di architettura, e Sabina Sujew, Master di Belle Arti, FAKRO export manager.
Dopo un’attenta valutazione, che si è rivelata assai ostica per l’elevato livello dei lavori inviati, la giuria ha decretato i tre vincitori: I posto, Katarzyna Furgalińska and Michał Lisiński (Polonia), col progetto “Venus of Garage”; II posto, Aristide Antonas-Antonakakis (Grecia), col progetto “The Florizel building”; III posto, Fabio Damiani, Daniele Cremaschi, Marco Quistini, Silvia Pezzetti (Italia), col progetto “Light Box”. La giuria ha segnalato inoltre i progetti: “An Underground Atelier”, (Colombia); “ARTERIER”, (Polonia); “Inspirational Workspace Unit” (Germania); “SOLITUDE – a place that doesn’t exist” (Polonia).
“Quando valuta i progetti di un contest – ha detto Sabina Sujew – la giuria prende in considerazione la creatività dell’architetto, la cura dei dettagli, il messaggio, il lirismo e gli aspetti sociali. Dopo una difficile selezione, abbiamo premiato il progetto più fattibile, in quanto realizzabile in qualsiasi posto del mondo in cui ci siano garage. I progetti che abbiamo valutato mostrano che gli architetti, uscendo dalle soluzioni architettoniche standard, iniziano a prestare grande attenzione agli aspetti sociali”.
I vincitori del concorso riceveranno importanti premi: 5000 euro il primo classificato, 3000 euro il secondo e 2.000 euro il terzo.
Il concorso internazionale di design New Vision of the Loft 3 ha assegnato la “medaglia di bronzo” proprio a un team di architetti italiani - Fabio Damiani, Daniele Cremaschi, Marco Quistini e Silvia Pezzetti – che si sono distinti grazie all’apprezzato progetto LIGHT BOX.
“Contesti urbani sempre più saturi – ha spiegato Fabio Damiani – ci spingono oggi ad intervenire su luoghi esistenti che, persa la propria funzione originaria, possono essere sottratti al degrado attraverso un progetto di riutilizzo e valorizzazione del potenziale esistente. Con questa premessa, LIGHT BOX si pone come obiettivo la rivalutazione di piattaforme petrolifere dismesse; da strutture inquinanti ad innovativi spazi dedicati all'arte e alla cultura, promotori di incontri in cui la creatività diventa protagonista.”
LIGHT BOX si compone di un volume prismatico ermetico in cui la distribuzione funzionale degli spazi si relaziona con coerenza alla struttura dell'impianto di estrazione. Il volume totale si divide in tre macro livelli: il corpo emerso dove sono collocati gli atelier degli artisti e gli spazi espositivi aperti al pubblico (upper ateliers), i vani tecnici in corrispondenza dello spessore del deck (technical area) e il volume sommerso in cui si collocano le residenze e, ancora più in profondità, gli originali laboratori creativi di ricerca (lower ateliers).
“Fulcro del progetto – ha proseguito l’architetto – è il volume emerso “the Light Box” la cui forma si ispira all'ipercubo. La copertura completamente vetrata, composta da differenti moduli FAKRO apribili, fissi e a balconcino, assicura un grande apporto di luce naturale all'interno del volume contribuendo a innalzare il livello di benessere nello spazio degli ateliers e favorendo, insieme alla disposizione spaziale delle aree espositive e delle passerelle, il dialogo tra i creativi. Ogni modulo può essere completamente oscurato così da garantire a tutti gli orari della giornata di poter disporre della luce necessaria e consentire ogni sorta di performance artistica. Il contatto diretto con il cielo infine contribuisce a dare vita a un microcosmo etereo contaminato/animato esclusivamente dalla creatività di chi questo spazio lo vive, plasmandolo.”
LIGHT BOX si denota come un'esclusiva isola di sostenibilità culturale ed energetica, alimentata da fonti di energia rinnovabili la cui combinazione rende il sistema completamente autosufficiente e ecologicamente sostenibile.