Mercoledì, 02 Maggio 2018 13:40

Programmatic days: obiettivo chiarezza

Il programmatic è una vera e propria boccata di ossigeno per gli editori, che da un lato vedono in crisi la stampa, soprattutto periodica, e dall’altro un mercato digital sempre più fagocitato dai big four (Google, Facebook, Amazon e Microsoft). Un sistema nato inizialmente per migliorare le performance degli spazi pubblicitari presenti sulle testate digitali, ma che si sta evolvendo verso una modalità di pianificazione ad elevata performance per gli investitori.

Le nuove tecnologie contrastano l’ad fraud, ovvero i click fasulli, che vengono ridotti a meno dell’1%, rispetto a circa l’8% dello standard.

Altro tema caldo è la questione viewability, ovvero essere certi che le impression pagate siano viste effettivamente dal target. I dati del settore indicano che generalmente oltre il 50% degli annunci display pagati non vengono effettivamente visualizzati. Il programmatic si sta aggiornando inserendo sistemi in grado di certificare l’effettiva visione e permanenza sui banner da parte degli utenti.

La scommessa è quindi l’adeguamento agli standard che da tempo sono imposti sul mercato digital adv dai big, molta più trasparenza, efficienza, crossmedialità e misurabilità che si traducono in un maggiore ritorno dell’investimento da parte degli advertiser, ma anche di un aumento della fiducia del mercato nei confronti degli editori.

Attendiamo ulteriori evoluzioni per il prossimo meeting, magari con maggiore profilazione del target utilizzando algoritmi di deep learning simili a quelli di Facebook, tutto a vantaggio di chi investe in pubblicità efficace e dai risultati misurabili.

 

 

Appuntamento imperdibile per il mondo del design e dell’arredamento, il Salone del Mobile di Milano anticipa tendenze e idee per il futuro della casa e dell’outdoor. Non solo mobili e oggetti di design, il FuoriSalone presenta scenari e stimola l’immaginario. Ci si lascia trasportare da allestimenti urbani e visioni quasi oniriche, sparse per la città, che per una settimana attira architetti, designer e creativi da tutto il mondo. Milano diventa un palcoscenico di idee e di protagonisti eccezionali, che segneranno le tendenze a venire.

Quest’anno, emerge un progressivo ritorno a un bon ton, senza superfluo, rivisitato in chiave contemporanea e informale: poltrone e divani borghesi sono rivestiti di tessuti dai colori pastello e sfumature che si abbinano ton sur ton. Nuovi accessori scivolano dalla casa all’ufficio e viceversa, assecondando nuovi bisogni: pareti divisiorie che sembrano sculture, sedie da ufficio che rubano i colori al divano, scrivanie non più solo rettangolari, ma asimmetriche o curve.

Il design sembra orientarsi al benessere reale delle persone, attraverso la scelta accurata dei materiali, il piacere del tatto, la sensorialità degli oggetti: superfici vellutate, opache, colori sfumati, opalescenti e rilassanti; pietra o legno dalla matericità raffinata, accostati a materiali come plastica o resina. Non ci sono regole rigide, ma molta apertura e molto stile libero, senza esagerazioni o effetti eccentrici. Un design finalmente maturo, educato e responsabile, che al senso ludico aggiunge la correttezza dei materiali e le possibilità delle nuove tecnologie.

Mercoledì, 11 Aprile 2018 13:30

Tanti auguri Goodwill!

Siamo nati per comunicare sostanza. E oggi è il nostro compleanno.

34 anni fa ci chiamavamo Prima: un po’ per questa voglia di innovare ed essere sempre sul pezzo, un po’ perché era l’acronimo dei nomi dei fondatori.

Abbiamo cambiato nome. Ora ci chiamiamo Goodwill perché racchiude lo spirito propositivo e l’apertura internazionale che ci ha sempre contraddistinto.

Abbiamo assistito alla rivoluzione digitale, mettendo ciò che di prezioso avevamo imparato nel nostro storico percorso al servizio dei nuovi strumenti del comunicare.

Abbiamo visto crescere il numero dei nostri collaboratori, perché sempre più aziende si sono riconosciute nei valori del nostro lavoro e ci hanno chiesto di accompagnarli nel loro percorso di visibilità.

Abbiamo riso e abbiamo sofferto lavorando fino a tardi, abbiamo studiato, abbiamo gioito per gli obiettivi raggiunti e ci siamo anche arrabbiati quando le cose non sono andate esattamente come volevamo. È la nostra vita e ne siamo felici e soddisfatti.

Perché l’obiettivo è da sempre lo stesso: comunicare sostanza.

Tanti auguri a noi!

Il growth hacking è un processo di sperimentazione rapida e low cost che, attraverso diversi canali di marketing, aiuta ad individuare i migliori benchmark per un business. Le strategie utilizzate, contrariamente a quanto operato tradizionalmente, sono innovative e poco dispendiose, come ad esempio Social Network e Viral marketing.

Il growth hacker è così colui che si occupa di monitorare, in tempi stretti, la crescita delle campagne e l’apporto concreto che queste possono dare. Ciò si può attivare mettendo in moto tutte le proprie competenze e possibilità in ambito di digital Pr con un approccio multicanale smart.

Si tratta di una metodologia veramente efficace?

La tecnica di growth hacking, per i costi contenuti e per la rapidità di risposta, è particolarmente adatta alle realtà di PMI o per le Start Up che hanno interesse a far crescere in fretta il loro processo.

Testare differenti soluzioni attraverso rapidi esperimenti può essere una strategia vincente per realtà che stanno nascendo o, nel caso di realtà aziendali, che riescono a scomporre micro-obiettivi facili da monitorare. Se una delle necessità del vostro brand è, per esempio, aumentare i follower sulla pagina facebook, potete in soli 30 giorni ottenere un risultato che vi racconta di come “pubblicando 20 post al mese aumentano i like del 10%”. L’importante è partire dalla domanda giusta.

La risposta vi piacerà? Potrà anche deludervi e dirvi che non siete sulla retta via. E questo è già un grande risultato.

Il processo coportamentale di oggi è più parcellizzato, più “liquido” e non vincolato a canoni predefiniti. La scelta dell’hotel, del cibo e dell’arredamento di casa: il fattore comune determinante è la condivisione dei valori del brand.

 

  • La chiave di valore con cui i nuovi utenti guardano al futuro è pragmatica: per questo è più che mai fondamentale rispondere alle loro esigenze quotidiane facilitando le loro azioni.
  • Il loro sistema di giudizio è realistico: il brand è importante, ma da solo non basta e deve essere affiancato dai giusti strumenti di engagement.
  • Il loro orientamento al pensiero è teso al “per sempre”: proprio per questo rimangono fedeli ai brand che scelgono.
  • Vogliono sapere ed essere informati: le loro decisioni sono guidate dalla conoscenza e dalla condivisione in rete dei prodotti.
  • Hanno uno spiccato senso sociale: “gli altri” sono al centro del loro interesse e per questo, se l’esperienza li convince, la mostrano a tutti. Grazie a questo spirito “Join the experience”, possono diventare i più convinti ambassador di un prodotto.

Il 73% degli italiani è online, vale a dire che oltre 43 milioni di persone navigano su internet nel nostro paese.

A livello globale la percentuale di utenti presenti sui social ha registrato un +13%. I dati parlano chiaro: sempre più persone passano tempo online per socializzare e informarsi. Numeri, questi, che dovrebbero convincere sempre più aziende a mettere al centro della loro strategia la comunicazione digitale.

 

Ma se a livello globale Facebook continua a dominare nettamente lo scenario dei social network, nel nostro paese la piattaforma di Mark Zukerberg si contende il primato con Youtube: ciò vuol dire che il format video in Italia coinvolge moltissimo gli utenti.

Un altro dato interessante è rappresentato dal tasso di engagement medio per i post di video su facebook, che è di 7,69%: quasi il doppio rispetto a post contenenti link o semplici foto.

Di fatto i video rappresentano i contenuti più apprezzati, visualizzati, condivisi e commentati da Facebook.

 

Se gli utenti preferiscono guardare i video, siano essi live o in differita, rispetto a contenuti statici, i brand non possono rimanere a guardare questo fenomeno senza agire per sfruttare al meglio le possibilità persuasive dei video.

 

Se le immagini e i link restano il contenuto più usato dalle imprese (al 95%), la tendenza rilevante dovrà essere, nel prossimo futuro, di sfruttare al meglio le funzionalità presenti sui social, Facebook e Instagram in primis. La tendenza più rilevante è infatti rappresentata dalle storie, ossia la possibilità di creare degli slide show di immagini e brevi video visibili per 24 ore (feature presente su Facebook, Snapchat e Instagram). Si tratta della possibilità di essere visibili per 24 ore nei feed dei propri utenti, opportunità non ancora colta appieno dalle imprese. Sono infatti solo il 42% le aziende che utilizzano questa funzionalità: percentuale bassa se si pensa che Instagram storeis è utilizzato da oltre 200 milioni di persone.

 

(dati Digital in 2018 di Hootswite e Ricerche su dati Eurostat per Rapporto Coop 2017)

Mercoledì, 14 Marzo 2018 10:18

Rivoluzione Facebook. Cosa cambia per i brand?

Le importanti scommesse che il più popolare social network del mondo deve affrontare per l’anno in corso, come la questione della privacy e delle fake news, hanno spinto i vertici di Facebook a pensare delle nuove modifiche ai propri algoritmi. Benissimo per i profili privati, ma per le pagine dei brand?

 

Zuckerberg ha dichiarato che l’obiettivo degli ultimi cambiamenti apportati è un incoraggiamento di “interazioni sociali significative con famiglia e amici (…) meno contenuti pubblici – tra cui notizie, video e post dei brand.

 

È ora la community a valutare l’autorevolezza delle informazioni diffuse, dato che, continua Zuckerberg, "Abbiamo deciso che il fatto che la comunità determini quali fonti siano ampiamente affidabili offre una maggiore obiettività”.

 

Di conseguenza, i post che hanno risalto nel News Feed Facebook sono quelli con il maggior numero di reazioni, commenti o condivisioni. Fiducia e coinvolgimento diventano i criteri per premiare la visibilità, anche dei brand.

 

La sfida, ancora una volta, è quella di creare contenuti di valore, capaci di stimolare conversazioni tra le persone e risposte positive. Ciò è possibile solo con una strategia editoriale efficace e costante.

 

D’altra parte, per gestire al meglio il social media marketing delle aziende su Facebook, servirà inevitabilmente un maggiore impegno negli investimenti pubblicitari delle pagine dei brand. Non sono necessari budget elevatissimi, l’importante è cogliere il momento giusto per far arrivare il messaggio corretto al proprio target di riferimento.

 

“Non voglio che sia facile. Voglio che ne valga la pena” [Anonimo]

Mercoledì, 07 Marzo 2018 09:17

Il 2018 è l'anno della cultura europea

"Il patrimonio culturale è al centro del modello di vita europeo. Definisce chi siamo e crea un senso di appartenenza. Il patrimonio culturale non è fatto solo di letteratura, arte e oggetti, ma anche dei saperi artigianali tramandatici, delle storie che raccontiamo, del cibo che mangiamo e dei film che vediamo. È necessario preservare il nostro patrimonio culturale e farne tesoro per le generazioni future.”

 

Parole, quelle di Tibor Navracsis, commissario europeo per la cultura, la gioventù e lo sport, che vanno dritte al cuore del nobile intento dell’istituzione di questa iniziativa.

 

La creazione di un anno interamente dedicato alla cultura europea è un’occasione per tutti noi, con i diversi ruoli e le diverse aspirazioni che abbiamo nelle nostre attività quotidiane, per ricordarci più spesso dell’importanza sociale ed economica del patrimonio culturale.

 

Non solo le arti, ma come ben sappiamo noi di Goodwill, che ci rapportiamo ogni giorno con realtà virtuose e performanti, l’Europa vanta un inestimabile bagaglio di eccellenze nei diversi settori: dal design all’architettura, dal food al fashion.

 

In Italia, in particolar modo, dobbiamo imparare a valorizzare il nostro patrimonio e il nostro “saper fare” anche attraverso il prezioso ausilio della comunicazione tradizionale e digitale. Solo così sapremo far conoscere la qualità della nostra industria e delle nostre produzioni culturali.

 

Siamo entusiasti di questa iniziativa e aderiremo agli eventi che verranno organizzati in occasione di questo anno importante per la cultura europea.

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