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Rivoluzione Facebook. Cosa cambia per i brand?

Rivoluzione Facebook. Cosa cambia per i brand?

Le importanti scommesse che il più popolare social network del mondo deve affrontare per l’anno in corso, come la questione della privacy e delle fake news, hanno spinto i vertici di Facebook a pensare delle nuove modifiche ai propri algoritmi. Benissimo per i profili privati, ma per le pagine dei brand?

 

Zuckerberg ha dichiarato che l’obiettivo degli ultimi cambiamenti apportati è un incoraggiamento di “interazioni sociali significative con famiglia e amici (…) meno contenuti pubblici – tra cui notizie, video e post dei brand.

 

È ora la community a valutare l’autorevolezza delle informazioni diffuse, dato che, continua Zuckerberg, "Abbiamo deciso che il fatto che la comunità determini quali fonti siano ampiamente affidabili offre una maggiore obiettività”.

 

Di conseguenza, i post che hanno risalto nel News Feed Facebook sono quelli con il maggior numero di reazioni, commenti o condivisioni. Fiducia e coinvolgimento diventano i criteri per premiare la visibilità, anche dei brand.

 

La sfida, ancora una volta, è quella di creare contenuti di valore, capaci di stimolare conversazioni tra le persone e risposte positive. Ciò è possibile solo con una strategia editoriale efficace e costante.

 

D’altra parte, per gestire al meglio il social media marketing delle aziende su Facebook, servirà inevitabilmente un maggiore impegno negli investimenti pubblicitari delle pagine dei brand. Non sono necessari budget elevatissimi, l’importante è cogliere il momento giusto per far arrivare il messaggio corretto al proprio target di riferimento.

 

“Non voglio che sia facile. Voglio che ne valga la pena” [Anonimo]