Mercoledì, 26 Agosto 2015 09:01

L’azienda del futuro sarà interdipendente

L’azienda del futuro non sarà indipendente bensì interdipendente, vale a dire responsabile dell’impatto delle proprie azioni verso tutta una serie di target, dalle istituzioni alle altre aziende: questo il senso dell’intervento ad Expo di Paolo Di Cesare, fondatore della prima b-corp italiana certificata. Ospite a Milano dell’evento organizzato dal Gruppo Zordan, storico player nella produzione di arredamento per i negozi monomarca dei brand del lusso, Di Cesare ha spiegato l’essenza delle b-corp (Benefit Corporation), un nuovo ma lungimirante modello di società nato negli stati Uniti.

“In Italia, l’unico scopo di un’azienda è la divisione degli utili – ha affermato Paolo Di Cesare. Le b-corp sono al contrario imprese che decidono volontariamente di avere, oltre allo scopo di massimizzare il profitto, quello di avere un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente, qualunque esso sia, microscopico o estremamente ampio. Questo nuovo modello è animato quindi da un’etica più incisiva ma non per questo meno fruttuosa – ha proseguito Di Cesare – tanto che Robert Shiller, premio Nobel per l’Economia nel 2013, sostiene che le Benefit Corporation sono aziende che hanno un doppio scopo e avranno risultati economici migliori di tutte le altre aziende.”

Un importante tematica che riguarda le b-corp è dunque quella della responsabilità.

“Queste aziende – ha approfondito Di Cesare – avranno responsabilità non più solo verso gli shareholders e i soci, ma anche verso gli stakeholders, i portatori di interesse, le scuole, le comunità, le famiglie, i fornitori e i sindacati. Mentre in America questo modello di società è riconosciuto dal codice civile, in Italia stiamo attendendo che lo sia e, nel frattempo, le aziende che desiderano evolversi in b-corp firmano una certificazione proprio di interdipendenza. Oggi le B Corp certificate sono più di 1300 nel mondo quando erano 600 solo lo scorso anno e sempre più aziende seguiranno questo modello.”

Realtà virtuosa che ha fatto di tensione alla qualità, sapienza sartoriale, sostenibilità  e profonda cura delle relazioni umane gli asset del proprio costante successo, il Gruppo Zordan condivide i principi espressi da Paolo Di Cesare. Grazie a un innovativo ed efficace modello di business improntato dall’Amministratore Delegato Maurizio Zordan, l’azienda sta infatti rapidamente crescendo non solo per quanto riguarda il proprio business, ma come capofila di un sistema di imprese sinergiche guidate tutte dai medesimi valori etici. Per il 2016, è in previsione inoltre l’attuazione di un progetto di solidarietà a favore dell’Etiopia.

Secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, divenuto negli anni sinonimo di innovazione e qualità produttiva, oggi FAKRO propone non solo un’ampia gamma prodotti, ma anche un’ampia gamma di accessori, sia interni che esterni, tra cui la nuova tenda plissettata APS: una tenda parasole decorativa da abbinare alle finestre da tetto della propria mansarda.

Elegante, protettiva e decorativa: la tenda plissettata APS di FAKRO riunisce in sé tutte queste interessanti caratteristiche. Grazie a questo accessorio interno, infatti, è possibile riparare il locale dai raggi di sole più intensi, creando allo stesso tempo un’atmosfera gradevole, con effetti di luce che si diffondono armoniosamente nella stanza e si fondono con i colori dell’arredamento.

Oltre a permettere la modulazione della luce in ingresso a nostro piacimento, la tenda plissettata APS protegge dai raggi UV. Dotata di un gancio di apertura e chiusura che ne facilita l’utilizzo, questa tenda può essere gestita manualmente. Allo stesso tempo, le guide laterali in alluminio di colore bianco consentono di bloccarla a qualsiasi altezza. Una volta abbassata completamente, la tenda APS assicura massimo comfort e privacy agli spazi domestici.

Il tessuto del modello APS – reso più rigido rispetto a quello delle normali tende dalla plissettatura – è disponibile in moltissime varianti di tonalità e decori, che rendono la tenda molto versatile e facile da abbinare. La tenda APS di FAKRO è adatta a tutti i modelli di finestra da tetto FAKRO.

www.fakro.it 

Ad ampliamento della già vasta gamma di prodotti, l’azienda FAKRO – protagonista di una crescita record che l’ha portata in poco tempo a ricoprire il ruolo di secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto – presenta un’interessante novità per gli spazi domestici mansardati: è la nuova finestra ad angolo, progettata per le pareti verticali della mansarda e ideale per implementare la luminosità degli ambienti interni così come la visuale verso l’esterno. Ideato per abbinarsi perfettamente alla finestra da tetto, il nuovo serramento ad angolo può essere facilmente combinato con qualsiasi modello realizzato da FAKRO.

Estremamente versatile, questa accattivante tipologia di finestra è proposta in tre diverse varianti: i modelli apribili BVP e BDR – BDL, dotati di maniglia d’apertura elegant slim e dispositivo di blocco del battente, e il modello fisso BXP non apribile. Nello specifico, il modello BVP consente solamente l’apertura a vasistas, mentre i modelli BDR e BDL consentono sia l’apertura a vasistas che quella laterale, verso destra nella versione BDR e verso sinistra nella versione BDL.

Contraddistinta da un evoluto design, la finestra ad angolo FAKRO è in grado inoltre di raggiungere ottime performance energetiche, nonché un valore di trasmittanza termica Uw pari a 1,3 W/m²K, grazie all’ottima tenuta termica degli elementi che la compongono, tra cui il vetrocamera riempito con gas nobile argon, il vetro esterno temperato (dotato anche di pellicola autopulente), il vetro interno laminato (di classe P2A in quanto a protezione antieffrazione), nonché le due guarnizioni di tenuta agli agenti atmosferici.

Realizzati in legno di pino accuratamente selezionato, incollato a strati e impregnato sottovuoto, i profili delle finestre ad angolo sono rifiniti in superfice con due mani di vernice acrilica ecologica trasparente, che non solo conserva la colorazione naturale del legno ma dona anche al serramento un aspetto estetico raffinato ed elegante.

Disponibile in svariate dimensioni standard (da un minimo di 78 cm di larghezza e 60 cm di altezza fino a raggiungere una dimensione massima di 114 x 115 cm), la finestra ad angolo FAKRO può essere valorizzata da una vasta gamma di accessori, sia interni che esterni che consentono di ottenere un adeguato ombreggiamento dei vani interni, oltre a proteggerli da caldo e rumore.

Leader mondiale nel settore delle chiusure civili e industriali, da anni Hörmann propone non solo una vasta gamma di prodotti, riconosciuti per l’ottima qualità costruttiva e le performance di alto livello, ma fornisce anche ai suoi clienti un servizio di assistenza professionale, attraverso un’efficiente rete di tecnici e commerciali diffusi capillarmente su tutto il territorio.

Proprio a loro, gli oltre 90 Centri Assistenza autorizzati Hörmann Italia, l’azienda ha riservato anche quest’anno un percorso formativo importante, che si inserisce nel più vasto programma di formazione continua organizzato dall’azienda presso la sede Hörmann Italia di Lavis. Terminata a giugno la sessione primaverile, gli addetti all’assistenza riprenderanno il corso tra qualche mese per proseguire con la sessione autunnale.

“Tra le novità affrontate quest’anno – spiega Raimondo Frau, Direttore Tecnico di Hörmann Italia – vi sono le tecnologie di carico e scarico, nonché i prodotti Hörmann ad esse collegate, in grado di offrire prestazioni molto elevate a fronte di un contenuto tecnologico all’avanguardia sul mercato. Poiché si tratta di vere e proprie estensioni dei processi produttivi più diversi, abbiamo ritenuto indispensabile che gli operatori addetti alla loro messa in esercizio e alla manutenzione ricevessero un’adeguata e specifica formazione tecnica su questo argomento”.

“Inoltre – prosegue Frau – un’attenzione particolare è stata riservata ai temi della sicurezza in cantiere e della documentazione d’obbligo. I nostri corsisti hanno partecipato quindi a un momento di formazione e approfondimento sui temi espressi dal  D. Legl 81/08, con lezioni d’aula tenute direttamente da un docente certificato e accreditato. In seguito all’approfondimento degli aspetti teorici in aula – conclude il Direttore Tecnico – i partecipanti hanno potuto conoscere le ultime novità proposte da Hörmann negli evoluti stabilimenti produttivi di tutto il mondo”.

Grazie ai continui investimenti e alla notevole quantità di risorse dedicate, oggi Hörmann vanta una delle reti di assistenza più capillare e specializzata di tutta Europa, in grado di offrire ai propri clienti quei servizi di customer care richiesti dal mercato moderno. L’intera rete di centri assistenza autorizzati Hörmann, infatti, è composta unicamente da installatori e tecnici qualificati, aggiornati tramite corsi di formazione periodici e perciò in grado di intervenire affrontando qualsiasi eventualità si verifichi durante il controllo, la manutenzione o la riparazione di un prodotto. Per quanto riguarda l’Italia, il Gruppo Hörmann vanta la presenza di figure di lunga esperienza, talune operanti fin dalla fondazione della Filiale nazionale, che hanno saputo trasformare il servizio post-vendita in una vera e propria opportunità per l’azienda.

Mercoledì, 26 Agosto 2015 08:27

Sollevamento speciale per l'evento dell'anno

Situato all'estremità meridionale del sito espositivo, l’Open Air Theater è uno dei luoghi più importanti e frequentati di Expo Milano 2015. Si tratta infatti di un grande spazio dedicato alle manifestazioni all’aperto, che può ospitare circa 11.000 persone in occasione di concerti, spettacoli teatrali e cerimonie ufficiali.


La zona del palcoscenico si trova a un'altezza inferiore rispetto alla quota del terreno: per superare il dislivello è stato perciò realizzato un imponente sistema di sollevamento a pantografo, personalizzato in base alle esigenze delle rappresentazione e degli eventi previsti durante i sei mesi dell'esposizione.


Questi sistemi sono la soluzione più indicata in caso di carichi ingombranti e pesanti: oltre alla scenotecnica, sono utilizzati anche nel settore dei parcheggi meccanizzati e della logistica. In estrema sintesi sono composti da una piattaforma che si sposta in verticale grazie al sistema a singolo pantografo, azionato da pistoni idraulici.


Date le grandezze in gioco, questi dispositivi necessitano di un'accurata progettazione e costruzione, il cui obbiettivo è garantire stabilità durante le varie fasi della movimentazione. Si tratta di macchine concettualmente semplici, ma dalla meccanica raffinata: anche per queste ragioni, la costruzione del sistema e la sua installazione è stata affidata a un'impresa specializzata.


Con passione, flessibilità e dinamicità, da anni Ecospace progetta, costruisce ed installa sistemi di sollevamento per auto e merci, che spaziano dal piccolo montacarichi fino ai più completi sistemi di parcheggio automatizzato. Tutte le componentistiche meccaniche, elettriche ed oleodinamiche vengono progettate e realizzate da aziende facenti parte del gruppo Ecospace: il vero “Made in Italy”.


Mariano Gardich è Area manager commerciale per l'Italia: “Il settore nel quale operiamo richiede un'estrema versatilità sia nelle tecnologie utilizzate, sia nel loro adeguamento alle situazioni più diverse. Il caso della piattaforma per l'Open Air Theatre è emblematico per la particolarità delle dimensioni, della portata, delle finiture e degli accessori a completamento.


Siamo stati coinvolti da un'importante azienda, incaricata di fornire numerosi elevatori nell'area di Expo Milano 2015. All’interno della commessa era compreso anche uno speciale sollevatore al servizio dell'area scenica, di grandi dimensioni (circa 8 per 3,5 metri) e capace di innalzare carichi fino a 5 tonnellate.


Abbiamo perciò operato come subappaltatori specifici e specializzati con un contratto “chiavi in mano”. Adempiuto all’iter burocratico, la produzione del sollevatore e la successiva posa in opera, compresa l'installazione del portone Hörmann, non hanno comportato particolari difficoltà.”


Come mai avete installato il portone – un modello Plis2 con apertura a libro – in proprio?

“Semplicemente perché, secondo la legislazione sugli appalti, non potevamo subappaltare l'installazione a un'azienda terza. Abbiamo perciò acquistato il portone, facendoci consegnare tutta la documentazione tecnica, in modo da effettuare l'installazione a regola d'arte e in tutta sicurezza. Quando necessario, ci siamo rivolti al servizio di assistenza Hörmann che, con estrema rapidità, ci ha chiarito tutti i dubbi.”

Cosa vi ha spinto a scegliere un prodotto dell'azienda tedesca?

«Utilizziamo spesso sistemi di chiusura, perciò Hörmann è uno dei nostri fornitori abituali. In questo caso abbiamo effettuato una valutazione preliminare di tipo economico, estetico e funzionale, decidendo di utilizzare il portone Hörmann anche per altre due ragioni fondamentali: il prestigio del produttore, che non ha bisogno di presentazioni, e la garanzia di poter ricevere assistenza anche a distanza di anni».

Resistenza, semplicità d'uso e sicurezza

Particolarmente indicati per la chiusura di capannoni con altezza ridotta dell’architrave e, in generale, in tutti i casi in cui la statica non consenta un ulteriore carico del tetto, i portoni a libro Hörmann con impacco scorrevole sono ideali per l'applicazione su grandi luci (larghezza vano/muro fino a 20.170 mm; altezza fino a 6.000 mm) e con scarso spazio laterale.

Nell'applicazione in esterni – come nel caso del portone Plis2 installato all'Open Air Theatre - è possibile sfruttare l’intera luce dell'apertura, senza perdere prezioso spazio utile lateralmente, né nella zona dell’architrave, né sotto il tetto. Inoltre, l'impacchettamento delle ante riduce notevolmente il rischio di danneggiamento del portone durante il transito di automezzi, perché tutti i componenti risultano sempre sotto il completo controllo visivo dell’autista e degli operatori.

Realizzati con una struttura delle ante in acciaio, estremamente resistente contro scassi ed effrazioni, i portoni a libro Hörmann sono disponibili a uno o due battenti e presentano superfici lisce, che conferiscono eleganza e ne consentono l’armonioso inserimento nei moderni contesti architettonici industriali, anche grazie alla possibilità di applicare finestre e porte pedonali.

Sono dotati di guarnizioni antinfortunistiche verticali e orizzontali in gomma EPDM antinvecchiamento, che garantiscono la massima sicurezza antischiacciamento e, al contempo, restituiscono un’elevata resistenza all’azione dell’aria e dell’acqua. Le ante sono in classe B autoestinguente (comportamento alla combustione DIN 4102).

Il portone Plis2 è stato fornito dall'agenzia Hörmann Basso & Anoè, con sede a Mogliano Veneto (Treviso).

Il 2015 sarà un anno da ricordare per Hörmann Italia, società appartenente all’omonimo gruppo noto a livello internazionale, nonché leader nel settore delle chiusure civili ed industriali: oltre ad aver festeggiato il 25° anniversario dalla fondazione, la società ha infatti ottenuto ora l’attestato di Rating 1 “Indice di massima affidabilità” da parte di Cribis Dun & Bradstreet, organizzazione che opera su scala mondiale nel campo della Business Information e che raccoglie rapporti su oltre 200 milioni di aziende in 230 Paesi.

Referenza riconosciuta e prestigiosa, il Rating 1 “Indice di massima affidabilità” deriva da una mirata e approfondita analisi dei bilanci aziendali e viene assegnato da Cribis ogni anno a meno del 6% su oltre 4 milioni di imprese italiane.

“Per Hörmann Italia – afferma Stefano Tuccio, AD di Hörmann Italia – questo attestato è il coronamento soprattutto di questi ultimi anni di attività, in un mercato, quello dell’edilizia, radicalmente trasformato. Questo riconoscimento testimonia la nostra capacità di mantenere una leadership non solo a livello qualitativo e di prodotto, bensì anche nella corretta gestione organizzativa, amministrativa e finanziaria dell’azienda. Per questo va un ringraziamento a tutti i colleghi che hanno contribuito al raggiungimento di questo significativo traguardo.”

“L’indice di massima affidabilità – puntualizza Stefano Tuccio – attesta l’ottimo stato di salute di Hörmann Italia nei confronti di clienti e fornitori. In un contesto imprenditoriale italiano caratterizzato da forte sottocapitalizzazione, bassa liquidità ed elevato indebitamento, la nostra azienda si presenta come una realtà solida, puntuale nei pagamenti ed estremamente affidabile grazie ad una forte consistenza finanziaria basata esclusivamente su mezzi propri e alla totale assenza d’indebitamento verso istituti di credito. Non essendo soggetti ad oneri finanziari di alcun tipo possiamo quindi mettere in campo tutta la nostra competitività a beneficio dei nostri clienti.”

Protagonista della nuova campagna promozionale Hörmann 2015 è il portone sezionale da garage RenoMatic 2015.

Dotato di motorizzazione ProMatic e superficie Sandgrain – finemente ruvida al tatto e particolarmente resistente – è disponibile a 995 Euro (prezzo consigliato in versione verniciata) nelle dimensioni promozionali 2375 x 2125 mm, 2500 x 2125 mm e 2500 x 2250 mm.

In versione Decograin – con superficie caratterizzata da un effetto simil-legno – di pari dimensioni, è proposto a 1.095 Euro (prezzo consigliato). Per i garage doppi da 4500 x 2125 mm e 4500 x 2250 mm, Hörmann offre inoltre il portone RenoMatic 2015 con superficie Sandgrain a 1.545 Euro (prezzo consigliato) oppure con superficie Decograin a 1.645 Euro (prezzo consigliato).

A garantire un buon isolamento termico sono gli elementi coibentati e a doppia parete del portone, in grado di migliorare notevolmente l’efficienza energetica delle abitazioni.La motorizzazione ProMatic, inclusa nella fornitura, è dotata dell’evoluto Sistema BiSecur, che deve la sua eccezionale sicurezza all’utilizzo di una codifica AES 128, standard riconosciuto e utilizzato a livello internazionale, e impiegato, ad esempio, per l’online banking. Premiato con il reddot design award per il suo profilo elegante, il pregiato telecomando a cinque tasti collegato alla motorizzazione ProMatic è la soluzione ideale per comandare il portone da garage, godendo di un comfort d’eccezione. Infine, acquistando un portone RenoMatic 2015, sarà possibile ricevere gratuitamente anche un secondo telecomando per la motorizzazione.

I prezzi si intendono inclusa Iva 22%, senza verifica dimensionale, montaggio, smontaggio e smaltimento.

 

Un piano di investimenti per l’Europa, così si chiama quello che più comunemente dai mass media viene detto Piano Junker.

L’obiettivo perseguito da questo importante atto è di mobilitare entro la fine del 2017 almeno 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati aggiuntivi nell’economia reale, per permettere a questa di far crescere gli investimenti, i posti di lavoro e conseguentemente permetterne il rilancio.

Il primo settore citato dal piano per le necessità d’intervento è ancora una volta quello energetico, per le forti implicazioni di tipo strategico che questo ha anche per le altre parti dell’economia.

All’interno del documento si legge infatti: ”L’Unione europea dell’energia darà un contributo determinante al riguardo. Va garantita l’attuazione integrale del terzo pacchetto sull’energia…. La Commissione adotterà inoltre i provvedimenti necessari per dare seguito alle recenti decisioni sul quadro 2030 per il clima e l’energia”

In ogni caso, è certo che un ulteriore impulso, in termini politici ed economici, è rivolto ai temi del risparmio energetico e ai benefici necessari per il miglioramento del nostro ambiente.

In Europa ancora circa l’80% degli edifici è dotato di vetri di vecchio tipo, completamente inadeguati a rispondere alle necessità attuali di un’edilizia in linea con le attese di una società moderna, cioè che utilizza meno energia possibile e riduce le emissioni inquinanti.

In che modo può il vetro utilizzato nell’edilizia rispondere alle aspettative di un miglioramento dell’ambiente?

Ci sono diversi benefici che il moderno vetro per l’edilizia è in grado di fornire, per esempio in tutti i casi in cui è necessario ridurre le spese di  gestione di un edificio.

Mentre molte attenzioni finora sono state dedicate alla scelta del serramento ideale, molto minore è stata l’attenzione rivolta alla superficie vetrata che rappresenta l’area più ampia esposta ai maggiori problemi.

Ora, in funzione delle zone climatiche dove sorge un edificio, in funzione delle esposizioni delle sue parti vetrate e della destinazione d’uso, è possibile individuare i prodotti che riducono il surriscaldamento interno oppure che limitano la dispersione termica dall’interno e quindi riducono i consumi per il riscaldamento.

La gamma di prodotti Pilkington Suncoolè una delle più diffuse al mondo per affrontare e risolvere alcuni di questi problemi.

Questi prodotti riescono ad unire in un unico vetro l’alta capacità di trasmissione luminosa e fattori di trasmittanza termica e controllo solare particolarmente importanti.

Sono in grado di respingere verso l’esterno quella parte energetica della radiazione solare che provoca  il surriscaldamento degli ambienti, riducendo di conseguenza il consumo energetico.

In diverse configurazioni con vetrocamera tradizionale si raggiunge un valore Ug di 1,0 W/m2K  pur mantenendo un elevato grado di trasparenza e luminosità ed un fattore solare prossimo al 30%.  Per necessità progettuali ancora più importanti, con l’utilizzo di triplo vetro, è possibile raggiungere valori di transmittanza termica anche di 0,5 W/m2K.

Questa gamma poi è sufficientemente ampia da includere altre caratteristiche utili nelle parti vetrate, esiste per esempio la versione Pilkington Activ Suncool™, prodotto con duplice rivestimento per aggiungere alle caratteristiche di controllo solare e di isolamento termico il vantaggio del vetro autopulente.

Nella gamma invece dei vetri Pilkington Optitherm si trovano quei prodotti in grado di trattenere all’interno dell’edificio il calore prodotto, riducendo al minimo la sua dispersione verso l’esterno e pertanto per ridurre i consumi da riscaldamento.

Ma miglioramento ambientale non vuol dire soltanto risparmio energetico, significa anche costruire edifici che permettono di ridurre l’inquinamento acustico, un’altra forma pericolosissima di degrado ambientale, che riduce drasticamente la qualità della vita ed è spesso sottovalutata perché invisibile.

A questo riguardo, la gamma di prodotti Pilkington Optiphon™ è utilissima quando le costruzioni sorgono in prossimità di arterie di grande traffico e fonti di rumore come stabilimenti industriali, aree commerciali affollate, aeroporti, linee ferroviarie, stadi, ...

Mentre un normale vetrocamera 4 – 12 -4 normalmente raggiunge livelli di abbattimento acustico fino a 29 dB, inferiori alle normali richieste delle normative italiane di 40 dB, questa gamma di prodotti consente di arrivare ad una riduzione di 50 dB.

Ciò e reso possibile grazie all’inserimento nel vetro di speciali fogli di PVB, in grado di ridurre il passaggio delle onde sonore, senza compromettere la trasmissione luminosa o il comportamento all’urto.

Agli innegabili miglioramenti che derivano dalle prestazioni tecniche di questi prodotti si deve poi aggiungere il vantaggio che, attraverso le diverse normative, esistenti e future, che continuano ad essere applicate per favorire il raggiungimento degli standard massimi di inquinanti previsto dagli indirizzi politici dell’UE, il costo per il cittadino privato per la sostituzione dei vetri delle abitazioni, è basso e addirittura si annulla nel giro di pochi anni, cominciando a divenire un guadagno anche dal punto di vista economico.

Venerdì, 31 Luglio 2015 08:19

Nuovo Museo Egizio di Torino

Pilkington OptiView Protect OW è il vetro anti-riflesso scelto per salvaguardare gli antichissimi ritrovamenti conservati nel Museo Egizio di Torino.

Non è una scelta casuale: opere che risalgono anche a 5000 anni fa, dovrebbero poter essere godute senza i fastidiosi riflessi tipici del vetro e richiedono 2 tipi di protezione: devono essere protette da atti vandalici (aggressioni, rotture, furti) e devono essere protette il più possibile dal naturale deperimento dei raggi ultravioletti.

Pilkington OptiView Protect OW è un vetro stratificato di sicurezza, composto da due lastre di vetro extrachiaro a basso contenuto di ferro con elevatissima trasmissione luminosa (oltre il 90%), sulle quali è depositato un particolare rivestimento molto resistente capace di ridurre i riflessi di luce soltanto al 2%.

Lo stesso prodotto, è in grado di proteggere oltre il 99% dalla ricezione dei raggi UVA e UVB (2 dei raggi ultravioletti che causano a lungo andare il deperimento delle opere, dei materiali e dei colori). Un’opera al riparo dei raggi UV può rimanere esposta al pubblico praticamente senza perdere nulla delle caratteristiche rimaste, dal momento della propria messa in sicurezza.

Oltre ai notevoli vantaggi di fedele resa cromatica, di bassissima riflessione della luce e di blocco dei raggi UV di cui abbiamo parlato, lo spessore del vetro utilizzato nel Museo Egizio (12,8 mm), aggiunge un ulteriore importante beneficio: la protezione alle persone e ai beni da atti di vandalismo, secondo le normative UNI EN 12600 – 1(B)1 – e UNI EN 356 – P2A. Pertanto è in grado di resistere anche ad aggressioni volontarie particolarmente pesanti, contribuendo sostanzialmente alla sicurezza delle opere esposte.

Per queste fondamentali ragioni 70 armadi e 103 teche del nuovo Museo Egizio, per complessivi 2200 mq di questo straordinario vetro sono stati pensati dai progettisti di Isolarchitetti che ne hanno curato la direzione artistica e la progettazione.

La maestria con cui Goppion Spa ha saputo realizzare gli spazi espositivi, fornendo vetrine che per migliorare la fruibilità immediata hanno grandi dimensioni (la più grande 4,60 x 4,00 metri), evitando di ostacolare la visuale con giunzioni o altri elementi di disturbo e realizzando le forme più adatte alle diverse situazioni, ha permesso di costruire un luogo imperdibile per gli appassionati di archeologia.

Il Museo Egizio di Torino, a maggior ragione adesso, rimane secondo al mondo solo a quello del Cairo per il valore storico e artistico del suo contenuto, ma diventa uno dei primi al mondo anche come qualità museale.

È un’opera importante perché con un costo relativamente contenuto ha permesso di portare alla visuale pubblica il doppio del materiale rispetto all’antica esposizione, e inoltre perché grazie all’opera di chi lo ha pensato, progettato e realizzato, è riuscito a restare un involucro che valorizza i reperti archeologici permettendone un’ottima visita per esperti o per curiosi.

Una foresta di alberi in armonia con il paesaggio del Wiltshire accoglie ora i visitatori di Stonehenge.

I megaliti di Stonhenge sono reperti del neolitico celebri in tutto il mondo per le storie, vere e fantastiche, che sono state raccontate riguardo al loro significato, alla posizione geografica e astronomica e alla loro forma.

Giornalmente accorrono per visitarli, da ogni luogo della terra, migliaia di visitatori.

Per razionalizzare l’accesso all’area archeologica, e arricchire la visita di nuovi contenuti, è stato recentemente realizzato un accesso, che vorrebbe riportare l’area al suo aspetto naturale.

Perciò i progettisti hanno ideato un punto d’ingresso poco invasivo di uno scenario che è già di per se irripetibile, che non necessita di ulteriori caratterizzazioni.

Una struttura leggera, con sottili colonne in acciaio che sorreggono un tetto lievemente digradante e morbidamente curvo.

Gli spazi interni sono adibiti a funzioni diverse : c’è un’area espositiva, tutta rivestita in legno, un’area ristoro ariosa e luminosa, e un’area didattica completamente trasparente.

Terry Lidster, sales engineer di Pilkington Architectural, ha dichiarato “l’idea che sottende il progetto del padiglione di vetro, è di connettere l’interno dell’edificio, con il suggestivo paesaggio circostante. Il progettista ha voluto che gli interni fossero visibili dall’esterno per invogliare la gente ad  accedervi, mentre dall’interno si potesse godere della luce  naturale e della vista del paesaggio. Per questo motivo la scelta del vetro è stata di importanza fondamentale”.

Come dichiarato dai progettisti, il vetro è stata una bella sfida da risolvere, perché arrivare fino a 4metri e 30 di altezza, vuol dire che deve essere sufficientemente robusto da sopportare i forti venti che possono capitare, al contempo deve essere adeguato allenormative sul risparmio energetico, quindi essere basso emissivo, non da ultimo deve essere il più trasparente possibile per esaltare il rapporto interno / esterno.

Per affrontare queste sfide, la soluzione è stata Pilkington Planar™  Intrafix  il sistema di vetro strutturale che permette il fissaggio con alette nascoste, lasciando la superficie libera dal pavimento al soffitto.

Essendo il padiglione completamente trasparente su tutti e 4 i lati, gli altri obiettivi importanti del progetto, massimizzare l’accesso della luce naturale e minima dispersione energetica dall’interno, sono stati ottenuti con l’utilizzo in vetro camera di due ottimi prodotti:  Pilkington Optiwhite™ e Pilkington K Glass™ OW.

Infatti  Pilkington Optiwhite™  è un prodotto a bassissimo contenuto di ossidi di ferro, quelli che normalmente conferiscono il colore verde al vetro.

Grazie al suo colore perfettamente neutro, una delle caratteristiche di Pilkington Optiwhite™  è la capacità di ottenere luminosità e trasparenza superiori, permettendo una perfetta restituzione dei colori quando questi vengono osservati attraverso il vetro.

Pilkington K Glass™ è un vetro basso emissivo con rivestimento pirolitico destinato a migliorare l’efficienza energetica delle vetrate. Installato in questo progetto su substrato extrachiaro (OW) permette di sfruttare al meglio la radiazione solare che entra nell’ambiente, riscaldando lo spazio, minimizzando la dispersione di calore verso l’esterno e conferendo alla vetrata ulteriore trasmissione luminosa.

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