Silvia Padoa

Silvia Padoa

Lunedì, 02 Dicembre 2013 10:33

Casa Benedetti: un balcone sul Lago di Como

Addossata con leggerezza sul fianco del promontorio, sorge a Lierna la casa che apre il suo fronte principale sul lago di Como.  L'intervento di ristrutturazione, firmato dall’ingegner Cesare Sala, ha ricostruito con la stessa volumetria e sagoma l'edificio preesistente risalente a una tipica edilizia degli anni sessanta, privo di caratteri architettonici e di elementi di valore paesaggistico.

L’oggetto in questione è una villa, posta in un contesto panoramico senza particolari rimandi urbani che ha offerto all’autore la possibilità di interpretare il rapporto con il proprio intorno in modo sostanzialmente libero, dando spazio a una poetica che parlasse del grado zero della composizione, alla ricerca dell’atto fondativo archetipico.

Ed è proprio così che si presenta il manufatto, come la narrazione di un mito fondativo, che esalta la sintesi delle diverse stratificazioni del concetto di “casa”. Il carattere assoluto della composizione, pur non divenendo mai imperativo, riesce a trascendere il fatto costruttivo in quanto tale, proiettando il senso di questo abitare a un livello contemplativo.

Un livello che funziona sia nel suo rapporto dall’esterno verso l’interno, in cui la facciata principale sembra ritrovare il linguaggio del tempio, sia dall’interno verso l’esterno, dove gli spazi minuziosamente misurati “vivono” nella visione panoramica della natura.

Il rapporto dell’edificio con un ambiente naturale capace di influenzarne le caratteristiche è ritrovato e declinato non solo come un atto in qualche modo “dovuto” che, privo di una relazione fruttuosa con il proprio tempo risulterebbe formale e sterile, ma anche e soprattutto nella sua declinazione tecnologica. In questo modo,  grazie ai sistemi di chiusura in alluminio Schüco a battente AWS 75 SI e agli scorrevoli Schüco ASS 70 HI, è stato possibile l’impiego di vetrate importanti senza rinunciare al contenuto più che mai attuale del risparmio energetico.

La versatilità della componentistica Schüco, che da sempre ha al centro della propria attenzione le necessità del progettista, ha permesso che il sistema di vetratura non fosse sottoposto a rigidi vincoli di disegno che potessero inficiare concetti compositivi dal delicato equilibrio.
Nello stesso tempo l’innesto tecnologico avviene “in silenzio”, e la composizione nel proprio insieme rimane su un piano più elevato, riuscendo a esprimere concetti che un eccesso di tecnica avrebbe soffocato.

Il tema della dualità e complementarietà di condizioni diverse, che sembra essere uno dei motivi sottesi alla composizione della villa, viene in fine declinato nell’alternanza fra giorno e notte, dove il rapporto con l’esterno appare invertito. Se di giorno l’edificio resta impenetrabile, come il tempio greco, di notte al contrario può offrire il proprio interno in una visione totale, priva di ogni sorta di pudore.


I sistemi Schuco: battenti AWS 75 SI, scorrevoli ASS 70 HI, portoncino ADS HD 75 SI, sono stati scrupolosamente progettati, realizzati e installati da Thema di Verano Brianza (MB).
Il servizio fotografico è stato realizzato da Marcello Mariana.

La struttura ospedaliera non è solo una grande struttura urbana fra le più significative e complesse presenti sul territorio – sia per il ruolo e le funzioni esercitate, sia per l’influenza sul contesto sociale – ma è un’esperienza che tocca la vita di tutti.
Per questo motivo fra la città e il suo ospedale si deve instaurare un rapporto positivo, evitando di progettare edifici che trasmettano un senso di segregazione, di pesantezza, di chiusura verso la vita esterna.

C’è un po’ di tutto questo nel lavoro firmato dall’ingegner Tiziano Binini insieme all’architetto Alberto Altieri per il nuovo Padiglione Materno Infantile dell’Ospedale di Careggi a Firenze che rientra nella riqualificazione dell’intero polo ospedaliero.
Un progetto architettonico che nasce dalla demolizione dell’ala est del vecchio Padiglione Maternità, e che vuole essere aperto, disponibile, leggero. Gli spazi interni luminosi, accoglienti e confortevoli portano un messaggio di libertà e nel contempo una grande attenzione all’aspetto sociale e della sostenibilità.

Il Padiglione Materno Infantile, che comprende anche la “Margherita”, l’edificio esistente a cui è collegato tramite una passerella trasparente a due piani, vuole interpretare, nell’architettura degli edifici, l’idea di un “ospedale verde”, un progetto contemporaneo che si inserisce nel variegato contesto presente, caratterizzato dagli austeri edifici storici dell’impianto a padiglioni, risalente ai primi decenni del secolo scorso, insieme a interventi di recente costruzione.

In tutto questo l’involucro ha un ruolo determinante perché mantiene un rapporto volumetrico armonioso e proporzionato con l’intorno pur contenendo spazi, maglie strutturali e ingombri impiantistici di notevoli dimensioni e complessità rispetto al passato.

Grazie alle facciate trasparenti e ai nastri di finestre realizzati con i sistemi Schüco, scrupolosamente trasformati e installati dal partner MAVO di Vinci (Firenze), il nuovo Polo Maternità si inserisce con leggerezza rispetto agli edifici storici contrappuntati dalle cordolature e dai riquadri di travertino bianco ed è in grado di offrire immediatamente un’immagine gradevole e aperta, mostrando l’attività esperta e laboriosa che si svolge all’interno senza pregiudicare la privacy dei pazienti.

E non solo. Le aperture vetrate sono in grado di mantenere gli ottimi standard energetici prodotti dal “cuore verde” dell’ospedale, costituito dalla centrale di cogenerazione di recente realizzazione, che alimenta i padiglioni principali e caratterizza la struttura per il suo approccio sostenibile, prevedendo la produzione simultanea di energia elettrica in autoconsumo e di energia termica sotto forma di vapore a media pressione.
I sistemi delle facciate, delle vetrate e dei frangisole sono stati attentamente progettati e controllati, anche con campioni costruttivi e prove sperimentali effettuate nel laboratorio di Schüco, al fine di rientrare nei più rigorosi limiti per il contenimento energetico, la tenuta all’acqua e all’aria, la protezione acustica, la riduzione delle emissioni e dell’irraggiamento.

L’articolazione concettuale e funzionale del nuovo Polo Maternità trova dunque una precisa corrispondenza nel trattamento architettonico dell’involucro e degli  spazi interni, con l’obbiettivo di dare una caratterizzazione precisa e adeguata dove è importante la tecnica medica, dove è necessario un rispetto di standard qualitativi, dove soprattutto è necessario un coinvolgimento emotivo e creativo forte da parte dell’architettura.


I sistemi Schuco utilizzati sono: AWS 75 per i nastri di finestre  e le facciate SFC 85 con pala frangisole orizzontale speciale per il nuovo edificio del Polo Maternità; mentre per  la passerella di collegamento all’edificio esistente “Margherita” è stato utilizzato il sistema FW 60+SG.


E’ innovativa la modalità con cui Schüco ha presentato al mercato italiano, in occasione di fiera milanese Made expo 2013, la “rivoluzione SimplySmart”, la nuova gamma di finestre e facciate in alluminio che porterà significativi miglioramenti dal punto di vista della funzionalità e della semplicità costruttiva.

Si è scelto infatti di utilizzare un sistema di comunicazione originale, implementato appositamente per l’azienda, che ha sostituito la presenza dei campioni di infissi allo stand: niente angolari o profili dunque, ma solo presentazioni multimediali in movimento, fatte di schermate, film, dettagli costruttivi e “zoommate” che, su un monitor completamente touch di 6x2 metri e numerose altre postazioni interattive, hanno fatto da protagoniste durante tutte le giornate di fiera.

La soluzione multimediale pensata per il lancio della gamma  SimplySmart e per far conoscere le novità Schüco ha permesso infatti di comunicare con estrema facilità e incisività contenuti anche di elevata complessità tecnologica che, anziché disperdersi nelle classiche esposizioni fieristiche, hanno da subito suscitato curiosità e interesse.

Questo approccio ha permesso allo staff dei tecnici Schüco di fornire informazioni ampiamente documentate, grazie a una soluzione flessibile per la gestione e la consultazione degli argomenti replicata in più postazioni di lavoro. L’allestimento Schüco ha consentito quindi di organizzare, sia presentazioni “a tutto schermo”, per relazionare a una platea di ospiti, sia approfondimenti “on to one” su percorsi verticali, per soddisfare le singole richieste di informazioni.  Oltre alla funzionalità multi-touch del monitor 6x2 (per la gestione fino a 6 gruppi di utenti contemporaneamente) sono state allestite 4 postazioni con monitor 42 pollici e 8 iPad, per un totale di 18 stage di lavoro.

“Abbiamo cambiato il modo classico di comunicare le novità di prodotto e di servizio - ha dichiarato Francesco Benvin, responsabile marketing della Divisione Involucro Edilizio di Schüco Italia –, portando in fiera non alcuni campioni, ma tutti i principali contenuti aziendali in una sorta di enciclopedia elettronica. Abbiamo voluto, soprattutto, passare dalla logica espositiva a quella dell’accoglienza, mettendo in primo piano le persone, le loro diverse esigenze, le soluzioni che i nostri esperti Schüco sono in grado di offrire a tutti gli interlocutori del mercato. A consuntivo di questa esperienza, e grazie anche all’utilizzo delle nuove tecnologie touch, posso dire che l’obiettivo è stato raggiunto. Abbiamo registrato infatti un flusso di visitatori costante e di livello e un notevole grado di interesse di serramentisti e architetti per le nostre sessioni formative, che si sono tenute a intervalli regolari in tutti i giorni di fiera”.
La nuova torre voluta dall’Unifimm, società del gruppo Unipol, nasce a Bologna dal progetto di Open Project. Collocata alle porte della città, sul terreno un tempo occupato dalle Ceramiche Barbieri e Burz, la torre costituisce una sfida interessante di architettura contemporanea contribuendo alla riqualificazione architettonica e sociale di quella che era una zona industriale. Un importante segno per la struttura urbanistica che diviene il landmark per il nuovo insediamento polifunzionale di via Larga a cui si raccorderanno attività commerciali e di accoglienza alberghiera, in un sistema articolato di percorsi, spazi pubblici e volumi serviti da una rete di parcheggi a raso e in sotterraneo.

Composto da 33 piani, per un'altezza di 127 metri, l'edificio diviene il più alto a Bologna dopo la Torre degli Asinelli, caratterizzato dalle aperture trasparenti poste tutto intorno che invitano a percorrere con lo sguardo il suo disegno, iniziando da terra per raggiungere la sommità della struttura.

Insieme allo studio Open Project, Schüco si è occupata dell’involucro e il protocollo LEED ne ha misurato i parametri ambientali. Nel progetto tutto è pensato e progettato in termini di efficienza, sostenibilità e risparmio energetico; ogni elemento dell'edificio è infatti stato pensato come parte di un unico sistema in grado di interagire ottimizzando le risorse usate per il comfort interno e trovando una sinergia con soluzioni legate alla loro fruizione.

Uno degli elementi che maggiormente caratterizza la Torre Unipol e consente di ottimizzarne le prestazioni è l’involucro, che si presenta come una composizione di molteplici elementi progettati tenendo conto delle diverse esposizioni solari durante l'intero arco del giorno e dell'anno. Per il loro irraggiamento solare diretto, le pareti est e sud si differenziano sia dalla parete nord, investita da una luce diffusa, sia soprattutto dalla parete ovest, adibita a "cuscinetto" termico con il posizionamento delle scale e dei vani termici. Le facciate est e sud sono costituite da una doppia pelle con intercapedini continue orizzontali, che garantiscono l'indipendenza funzionale ad ogni unità immobiliare interna. Le due pelli sono separate da un sistema computerizzato di schermature frangisole: l'inclinazione delle lamelle permette di adattare la schermatura solare alle condizioni determinate dal periodo dell'anno, ottimizzando il comfort interno a seconda che sia inverno o estate. Il cuore dell'edificio è l'impiantistica dedicata alla ventilazione interna e al riciclo dell'aria.

Grazie al controllo dei parametri ambientali di queste e di molte altre componenti del progetto complesso, la Torre Unipol si è posizionata nella fascia Gold del sistema di rating internazionale LEED (Green Building Council). Per la candidatura agli standard LEED, oltre agli impianti e alle soluzioni tecniche proposte, ci sono altri punti forti perseguiti all'interno di tutto il complesso che circonda e completa la Torre: dall'introduzione di posti bicicletta per l'incentivazione dei mezzi di trasporto "verdi" alla ricerca di fornitori entro un raggio di 800 km, dalla scelta di arredamenti a basso impatto di emissività all'incremento dei controlli per singolo impianto con una conseguente ottimizzazione dei consumi.

La Torre Unipol diviene quindi un “media building”, una struttura comunicazionale a scala urbana che proietta sull’intorno il suo linguaggio innovativo e le raffinate tecnologie impiegate nella costruzione.

Le facciate a cellule e quelle a doppia pelle a corridoi orizzontali e ventilazione forzata sono state realizzate da Schüco appositamente per Torre Unipol sulla base del sistema SFC 85 e scrupolosamente costruite dalla ditta Tosoni di Verona.

Schüco è da sempre impegnata nell’innovazione dei suoi prodotti, promuovendone il continuo miglioramento o, come in questo caso, ripensandone totalmente le caratteristiche costruttive.
Ancora una volta, per prima, l’azienda rivoluziona il mondo degli infissi in alluminio in modo da migliorare la funzionalità di utilizzo, facilitare ulteriormente le fasi di lavorazione e montaggio, garantire il rispetto delle prescrizioni qualitative del progetto durante la costruzione senza dimenticare ovviamente design e stile.

“Il nome SimplySmart – spiega Giorgio Nobile, Direttore di Divisione Involucro edilizio Schüco Italia – abbraccia un’ampia gamma di soluzioni (dalle finestre alle facciate edilizie) e riassume diversi contenuti innovativi, coinvolgendo tutti i fruitori dei sistemi Schüco. La nuova gamma porta dei notevoli miglioramenti sia dal punto di vista  estetico funzionale che prestazionale e non solo rende più semplice e veloce il lavoro del serramentista ma consente anche di avere la sicurezza di un risultato finale perfetto”.

Con SimplySmart è possibile quindi montare con un sistema “a click” nel telaio dell’anta elementi funzionali come cardini, compassi, rullini di chiusura senza usare utensili, in modo sicuro e veloce.
L’obiettivo che si è voluto raggiungere, è di assicurare la qualità Schüco a partire dai componenti del sistema. Attraverso un processo razionale e ripetibile di produzione degli infissi, infatti l’azienda è certa di poter garantire un prodotto finito, e montato dal serramentista, che di fatto replica la qualità ottenuta nei laboratori Schüco in ogni singolo sistema.

Le soluzioni SimplySmart sono pensate per “assicurare quello che promettono”, mettendo nella condizione di soddisfare anche le richieste più ambiziose in termini prestazionali ed estetici. Il nuovo approccio consente la massima libertà compositiva e flessibilità di impiego, oltre a un design impeccabile
Grazie alla nuova apparecchiatura a scomparsa, che caratterizza la finestra AWS SimplySmart, per esempio, è possibile oggi ottenere la prima finestra al mondo, senza cerniere a vista, con angolo di apertura che raggiunge i 180° caratterizzata da un design minimalista (mantiene in vista la sola maniglia) e che ben si adatta a qualsiasi contesto, sia che si tratti di un edificio contemporaneo, sia che si tratti di una ristrutturazione, personalizzabile anche dal punto di vista dei colori.

Oltre a garantire la pulizia estetica delle soluzioni e la loro elevata flessibilità, le soluzioni SimplySmart consentono di aumentare i pesi dell’anta fino a 250 kg e di realizzare nuove tipologie costruttive, così da rispondere all’attuale trend di mercato che richiede superfici vetrate sempre più ampie e flessibili.

Flessibilità di utilizzo e design in linea con il proprio stile sono valori fondamentali nella scelta degli infissi. Altre caratteristiche essenziali sono la durata e l’inalterabilità dei materiali, l’affidabilità delle prestazioni, la facilità di utilizzo anche nelle condizioni più critiche, il comfort che si viene a creare all’interno dell’edificio.

Perfettamente adattabili a tutti i profili in alluminio e soluzioni Schüco (anche a quelle che prevedono l’automazione e la ventilazione integrata nel serramento) così da offrire le opportunità più diverse, i componenti SimplySmart rispondono a tutte queste istanze in modo ottimale. Uniscono infatti i vantaggi dell’utilizzo dell’alluminio, materiale che non ha pari nel mantenere invariate le caratteristiche dei sistemi con il passare del tempo, alle peculiarità del  nuovo approccio costruttivo, come l’estrema affidabilità delle realizzazioni e la pulizia delle linee.

Ma non solo, un ulteriore vantaggio delle soluzioni SimplySmart consiste nella possibilità di operare alcuni aggiornamenti senza bisogno di lunghi interventi di rimozione e di rimontaggio. Per esempio sarà possibile  migliorare, in un secondo tempo rispetto al montaggio iniziale,  le performance di sicurezza antieffrazione delle finestre SimplySmart di casa, richiedendo l’azione del serramentista in loco per aggiungere ulteriori componenti all’interno degli infissi Schüco senza bisogno di smontarli dalla loro sede.  

Per l’occasione, Schüco ha previsto di presentare le principali novità tecnologiche previste per il mercato italiano con particolare attenzione alle novità rivoluzionarie nel concetto SimplySmart, una nuova concezione nella realizzazione di finestre e facciate Schüco, che garantisce l’estrema qualità delle soluzioni e nello stesso tempo la semplicità di realizzazione e di fruizione, tenendo in considerazione le esigenze dell’architetto, del serramentista e sicuramente del cliente finale.

Le soluzioni della gamma SimplySmart sono pensate per offrire agli utenti la massima affidabilità dei sistemi, unita a una flessibilità di utilizzo senza pari e all’estrema pulizia del design. Grazie a nuovi ed esclusivi componenti di prodotto (della linea AvanTec SimplySmart), è possibile oggi per esempio ottenere la prima apparecchiatura a scomparsa al mondo con angolo di apertura a 180°, caratterizzata dal design minimalista che mantiene in vista la sola maniglia e si adatta a qualsiasi contesto, sia che si tratti di un edificio di design contemporaneo, sia che si tratti di una ristrutturazione, ed è  personalizzabile anche dal punto di vista dei colori.

Oltre ai miglioramenti tecnici sono state semplificate le sequenze di montaggio, riducendo i fattori di complessità dell’installazione grazie alla nuova modalità di assemblaggio dei componenti sull’anta, caratterizzato da meccanismi a incastro estremamente precisi che consentono la sicurezza di un risultato finale veloce e perfetto.

In primo piano inoltre i servizi pensati per far crescere i clienti, perché dispongano di tutti i requisiti professionali, ma anche di adeguati strumenti commerciali e di marketing per essere più competitivi rispetto alle esigenze in continua evoluzione dei consumatori.

Di particolare rilievo il progetto “Showroom di qualità”, per aiutare i Partner ad affrontare il mercato residenziale e per offrire un adeguato luogo di trattativa agli acquirenti e ai progettisti, dove possono toccare con mano le differenti soluzioni tecniche e di design Schüco per realizzare una casa su misura.

La fiera Made expo è l’occasione infine per ribadire l’impegno dell’Azienda nell’offrire assistenza tecnica a chi opera nel settore, sia ai serramentisti, sia a progettisti e architetti (in particolare con il “SAS”, Servizio Assistenza Serramentisti, e con il “SAP”, Servizio Assistenza Progettisti). Schüco mette a disposizione una struttura tecnica unica per organizzazione e completezza: circa 50 professionisti  sono impegnati, in sede e in tutto il territorio nazionale, ad affiancare gli operatori in tutte le fasi di definizione degli infissi, dalla progettazione, alla realizzazione fino alla posa in opera.
Schüco vi aspetta a Made expo 2013, dal 2 al 5 ottobre 2013, Pad 3, stand A01 B10.