Piccoli blogger, profili creativi seguiti da nicchie ben definite, utenti appassionati con numeri modesti ma alti livelli di engagement: sono i nanoinfluencer il nuovo trend in termini di influencer marketing. Sono individui con un ridotto numero di follower con cui, però, riescono ad interagire in maniera spontanea, creando reali rapporti di fiducia. Un aspetto da non sottovalutare per un’azienda alla ricerca di credibilità presso un determinato target, soprattutto se di nicchia: questi profili, infatti, seppur incapaci di generare il ROI di celebrità e macroinfluencer, riescono ad essere davvero convincenti, spesso generando curiosità e passaparola all’interno di community ridotte ma strategiche per l’azienda.
I vantaggi di approcciarsi a simili profili sono numerosi: sono più accessibili, più autentici e il loro seguito ridotto implica un minor costo di collaborazione, che spesso si traduce anche solo nell’invio di prodotti omaggio in cambio di post e contenuti sui loro canali. I numeri piccoli delle loro pagine, inoltre, fanno sì che i messaggi trasmessi penetrino e raggiungano praticamente tutta la fanbase, andando a “colpire” tutta la nicchia potenzialmente interessata al prodotto.
Per farla breve, rispetto agli influencer di fascia big, i nanoinfluencer consentono alle aziende di intraprendere azioni di marketing mirate su target specifici, senza necessità di budget elevati. Una vera risorsa, in grado rendere maggiormente credibile sia l’azienda che i suoi prodotti.