Certamente un influencer con elevata notorietà e un nutrito numero di followers sarà in grado di supportare un marchio con efficacia. Ma è anche vero che mano a mano che la fanbase aumenta l’engagement diminuisce, così come pare diminuisca la fiducia degli utenti che lo seguono.
Quindi, come fare se il nostro obiettivo è instaurare un dialogo duraturo con il nostro target? Per questo ci rivolgiamo ad un'altra figura, quella del micro influencer. Con un modesto numero di followers, i micro influencer raccontano le proprie passioni in modo disinteressato ad un pubblico interessato e fidelizzato, con la conseguenza di avere un engagement più elevato rispetto ai big. Si stima che i tassi di coinvolgimento delle campagne con micro influencer siano superiori del 60% rispetto a quelle gestite con audience più ampi, e 6,7 volte più efficienti e convenienti. Un tris di elementi – engagement, trust e convenienza – che li rende perfetti se l’obiettivo del brand è quello di costruire un rapporto virtuoso nel tempo.