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Con un design che si ispira ai cristalli di ghiaccio e ai riflessi della neve, la nuova funivia del Monte Bianco è una vera e propria opera di grande ingegneria, che in soli 19 minuti di viaggio permette di salire fino a 3.466 metri, a un passo dal cielo. Già definita l’ottava meraviglia del mondo, include tre stazioni avveniristiche – Pontal d’Entrèves, Pavillon du Mont Fréty e Punta Helbronner – che rendono fruibile un panorama mozzafiato, riservato un tempo solamente agli alpinisti più esperti ed ora accessibile a tutti.

L’elevata altitudine è ciò che rende la nuova funivia, firmata dall’architetto Carlo Cillara Rossi, una delle costruzioni più straordinarie mai state realizzate. La progettazione è stata condotta sotto il cappello organizzativo dello studio torinese di ingegneri funiviari Dimensione Ingegnerie s.r.l, che ha affidato all’ing. Marco Petrella la direzione dei lavori durante i 4 anni impiegati per la realizzazione dell’impianto. Per la parte tecnica, invece, hanno collaborato gli studi di ingegneria e geotecnia SI.ME.TE srl, Corona srl, Proteo srl e il prof. geologo Andrea Cancelli. L’impianto a fune, invece, è opera della Doppelmayr Italia, in affiancamento alla “Cordèe Mont Blanc”, che ha unito in consorzio tutte le aziende che hanno realizzato i lavori.

Durante la progettazione, particolare attenzione è stata data non solo alle difficili condizioni climatiche a cui la struttura è quotidianamente sottoposta, ma anche all’impatto ambientale dell’intero impianto, sia dal punto di vista paesaggistico che di sostenibilità energetica. Sviluppati principalmente in verticale con terrazze a sbalzo, i prospetti, in particolare quelli della stazione di Punta Helbronner, richiamano da un lato le grandi cuspidi rocciose del Monte Bianco e dall’altro i cristalli di quarzo che caratterizzano il percorso geologico e glaciale della montagna, per una perfetta integrazione con l’intorno circostante. Per resistere all’impervio comportamento degli agenti naturali e limitare al minimo le dispersioni termiche e di consumo energetico, sono stati impiegati materiali ad alto isolamento, ampie superfici fotovoltaiche e sistemi di riscaldamento con pompe di calore, al fine di avvicinare l’impianto allo standard di Zero Energy Building, ovvero a quello degli edifici che richiedono pochissima energia, essendo in grado di autoprodurla.

Tecnologie da record

L’alluminio, l’acciaio e il vetro sono i grandi attori di questa costruzione, realizzata con materiali ad alte prestazioni capaci da un lato di contenere al massimo le dispersioni energetiche e dall’altro di assicurare un involucro dall’elevata trasparenza. La volontà di rendere la montagna protagonista, infatti, ha orientato le scelte progettuali verso un ampio utilizzo di superfici vetrate altamente isolanti, che permettono ai fruitori di sentirsi costantemente parte integrante dell’intorno, anche durante i momenti di sosta.


Installati in tutte e tre le stazioni, i sistemi per finestre e facciate Schüco, customizzati e realizzati grazie al know-how tecnologico di
AZA - Aghito Zambonini Spa che si è occupata dell’ingegnerizzazione del progetto, garantiscono un contatto permanente con il panorama esterno in tutta sicurezza, in quanto progettati per resistere a temperature fino a -35 °C e a raffiche di vento in grado di toccare i 170 km/h. Per la posa in opera delle soluzioni, il particolare contesto paesaggistico ha richiesto la necessità di lavorare in quota, in condizioni meteorologiche spesso avverse.

Tre stazioni avveniristiche

Il viaggio per intraprendere l’esplorazione della grande montagna inizia a Pontal d’Entrèves, la stazione di valle della funivia. All’interno della copertura particolarmente aerodinamica, l’architettura ospita alcuni ambienti riservati alla permanenza del personale e numerosi spazi pubblici, a cui si affianca un’ampia area interrata dedicata ai parcheggi. Grazie ai sistemi di facciata Schüco FW 50+ SI, sviluppati da AZA in una variante personalizzata, la vetrata panoramica ad elevato isolamento termico che caratterizza il bar e l’infermeria permette ai visitatori di mantenere un contatto visivo costante con il paesaggio, consentendo al contempo di ottenere valori Ucw pari a 1,0 W/m2K. Al bilancio energetico positivo dell’edificio contribuiscono anche i sistemi per finestre Schüco AWS 65 e i sistemi per porte Schüco ADS 65, utilizzati sia in copertura che nella biglietteria.

Pavillon du Mont Fréty, la stazione intermedia, costituisce l’anima vibrante della funivia. Le ampie specchiature che compenetrano i volumi racchiudono infatti un vero e proprio polo turistico, provvisto di spazi appositamente attrezzati per l’accoglienza e il ristoro del pubblico. Nonostante la complessa disposizione sul terreno, il progetto architettonico si inserisce armoniosamente nell’ambiente e soddisfa i più alti livelli di ospitalità, includendo zone commerciali, una sala di proiezioni, ristoranti e bar. Anche qui, l’utilizzo dei sistemi di facciata personalizzati Schüco FW 50+ SI – che raggiungono dimensioni di 4500x900 mm e valori Ucw pari a 1,0 W/m2K – ha consentito di dare vita ad un edificio ad elevato isolamento termico, le cui prestazioni energetiche sono sostenute anche dai sistemi per finestre Schüco AWS 75 e dai profili per porte Schüco ADS 75.

Il vero cuore tecnologico è però racchiuso a Punta Helbronner, la stazione di monte, capolavoro di ingegneria e design. La continua variazioni dei profili, sviluppati in verticale, da un lato delinea forme eccentriche che creano un’alleanza permanente con l’ambiente glaciale e dall’altro permette l’innalzamento di una spettacolare terrazza panoramica, reale punto di arrivo per i numerosi turisti. Il continuo dialogo con la montagna viene garantito nuovamente dai sistemi di facciata Schüco FW 50+ SI personalizzati, che consentono una straordinaria vista a 360° del Monte Bianco permettendo di unire estetica ed efficienza energetica. I valori Ucw di 0,8 W/m2K delle facciate, infatti, vengono supportati dai profili per finestre Schüco AWS 90, che oltre a favorire il bilancio energetico positivo dell’edificio permettono anche la manutenzione dall’interno, aspetto non trascurabile trattandosi di un ambiente particolarmente ostile.

“Le maggiori difficoltà incontrate nel percorso progettuale ed ingegneristico – commenta Gianluca Bortot, Responsabile Tecnico di AZA - Aghito Zambonini Spa – sono state l’omogeneizzazione delle geometrie esecutive tra elementi di carpenteria ed involucro e la risoluzione metodica dei molti punti critici analizzati termicamente con rigore, a salvaguardia di un involucro architettonico estremamente prestazionale. Infine, ma non ultimo per importanza, l’installazione da parte di squadre di maestranze altamente qualificate con permanenza in quota in condizioni climatiche davvero impegnative, nonostante la maggior parte dei lavori siano comunque avvenuti tra maggio e settembre, quando il clima è decisamente più favorevole”.

Inaugurata recentemente dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, la nuova funivia del Monte Bianco è ormai in piena attività e meta turistica tra le più visitate. “Partecipare a progetti di questa portata ci rende estremamente orgogliosi” commenta l’ing. Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia. “Perché ci consentono di dare un contributo di valore alla realizzazione delle eccellenze architettoniche mondiali, ma anche di entrare in contatto con le sfide tecnologiche più ambiziose, che confermano il buon lavoro fatto negli anni dalla nostra azienda nello sviluppo di soluzioni sempre più performanti e innovative” conclude l’ing. Brovazzo.


Scheda Progetto
Progetto architettonico: Arch. Carlo Cillara Rossi
Capogruppo: Dimensione Ingegnerie s.r.l
Direzione lavori: Ing. Marco Petrella
Coordinatore Sicurezza: Ing. Sergio Ravet
Geotecnia e Geologia: SI.ME.TE srl - Corona srl - Proteo srl - prof. Andrea Cancelli
Sistemi per l’involucro: Schüco Italia
Ingegnerizzazione involucro: AZA - Aghito Zambonini Spa
Impianti funiviari: Doppelmayr Italia

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Arredo di design prezioso, il serramento è una componente fondamentale dell’architettura esterna ed interna dell’abitazione. Attraverso il giusto equilibrio tra estetica, innovazione e funzionalità, permette infatti di valorizzare ogni ambiente esaltandone lo stile ed incrementandone al contempo le prestazioni energetiche. Soprattutto in caso di ristrutturazioni, il serramento deve essere capace di mimetizzarsi con il contesto preesistente, inserendosi con discrezione nell’ambiente e massimizzandone luminosità, isolamento termico, funzionalità e comfort abitativo. I profili per finestre e porte finestra Schüco AWS 75 BS.HI+ e gli scorrevoli complanari e a ribalta (PASK) di Schüco integrano in un design pulito e minimalista le più elevate prestazioni, agevolando l’accesso agli ambienti – grazie ad innovative soglie ribassate – e garantendo aperture completamente trasparenti attraverso sezioni in vista veramente sottili.

Finestre e porte finestra Schüco AWS 75 BS.HI+ – Soluzioni dal design minimal per ambienti ancora più luminosi
Luminosità, design ed alti livelli di isolamento termico: i sistemi in alluminio per finestre e porte finestra Schüco AWS 75 BS.HI+ (Block System High Insulation) consentono la realizzazione di aperture vetrate completamente trasparenti che coniugano un’estetica minimalista a performance molto elevate dal punto di vista energetico. L’innovativo sistema modulare Schüco BS (Block System) con anta a scomparsa è il cuore tecnologico di queste soluzioni, poiché permette di avere sezioni in vista di soli 73 mm e di ottimizzare così la quantità di superficie vetrata, per infissi ancora più compatti e trasparenti. Per la variante porta finestra a una o due ante, inoltre, la soglia ribassata mantiene un’altezza a terra di soli 25 mm, garantendo un accesso agli ambienti interni facile e agevole. La guarnizione centrale continua e il nuovo sistema di isolamento della sede del vetro, frutto della tecnologia SimplySmart, consentono infine non solo una lavorazione e una posa in opera più efficienti, ma anche elevate prestazioni di isolamento termico e di tenuta all’aria, all’acqua e al vento.

Perfetti in caso di ristrutturazione, i sistemi in alluminio per finestre e porte finestra Schüco AWS 75 BS.HI+ si inseriscono con assoluta discrezione nello stile dell’abitazione preesistente, sia grazie ai profili molto sottili, sia grazie all’ideazione di un particolare concept di finitura. I tecnici e i progettisti Schüco, particolarmente attenti alle esigenze di design, hanno infatti messo a punto un rivestimento che prevede l’applicazione di una lamina di legno – personalizzabile per colore ed essenza – nella parte del profilo visibile dall’interno dei locali. Grazie a questa soluzione è possibile così la realizzazione di infissi dal cuore completamente in alluminio, che mantengono i vantaggi in termini di performance termiche, acustiche, di resistenza e di durata nel tempo tipici di questo materiale, con in più il calore del legno nella parte interna.

Scorrevoli complanari e a ribalta Schüco – Semplicità di movimentazione per aperture sempre più ampie
I nuovi scorrevoli complanari e a ribalta (PASK) Schüco permettono la realizzazione di ampie aperture vetrate (con peso d’anta fino a 180 kg) facili da movimentare e dal design pulito e raffinato. L’innovazione del sistema è rappresentata dal nuovo binario guida posizionato sotto il pavimento, che permette di realizzare soglie senza barriere agevolando notevolmente il passaggio tra ambienti interni ed esterni. Il telaio del sistema è pensato per una facile manutenzione e pulizia delle componenti non in vista, inoltre il telaio esterno è predisposto per le opere di raccordo alla struttura dell’edificio, caratteristiche che rendono questo tipo di scorrevole Schüco una soluzione particolarmente orientata al comfort degli utenti e alla facile movimentazione e manutenzione del sistema. Per una funzionalità ancora più agevole, un meccanismo di chiusura soft migliora ulteriormente la semplicità di gestione del sistema, riducendo il rischio di operazioni scorrette.

Funzionalità e design vanno di pari passo con le elevate prestazioni: i nuovi scorrevoli complanari e a ribalta (PASK) Schüco garantiscono un notevole isolamento termico, anche fino al livello di Casa Passiva (con Schüco AWS 90 SI+). Inoltre anche queste soluzioni sono SimplySmart, con tutti i vantaggi che il nuovo approccio di progettazione e di lavorazione degli infissi comporta per tutti i fruitori dei sistemi Schüco, dal progettista, al serramentista, fino all’utente finale.
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Sono undici le realizzazioni di Expo 2015 a cui Schüco Italia ha fornito il proprio contributo tecnico e progettuale per lo sviluppo di facciate in alluminio dal design avveniristico, oltre che energeticamente efficienti ed ecosostenibili. Queste opere architettoniche rappresentano l’unione perfetta tra tecnologia ai più alti livelli e creatività, una sintesi resa possibile grazie anche al contributo di Schüco Italia, i cui sistemi in alluminio per porte, finestre e facciate prendono forma a Padova, all’interno del cuore ingegneristico dell’azienda.

Attraverso i suoi avanzati servizi di engineering, di consulenza progettuale e di personalizzazione dei propri sistemi, per Expo 2015 Schüco Italia ha affiancato le più grandi firme dell’architettura mondiale consentendo la realizzazione di padiglioni completamente rispondenti ai disegni progettuali originari, non solo dal punto di vista estetico, ma anche in termini di performance ambientali, energetiche e di comfort abitativo.

“La presenza ad Expo 2015 – commenta l’Ingegner Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia – è per noi un motivo di orgoglio. Grazie al nostro apporto tecnico e progettuale sono state realizzate le facciate non solo di Palazzo Italia, casa delle eccellenze tricolore, ma anche di alcune delle architetture più avveniristiche, dal padiglione degli Emirati Arabi a quello del Kuwait, del Vietnam, degli Stati Uniti, della Russia e molti altri ancora. In questa occasione l’eccellenza ingegneristica di Schüco Italia si è confrontata con le eccellenze dell’architettura mondiale dando ulteriore prestigio e valore alla nostra realtà, fatta non solo di sistemi tecnologicamente innovativi, ma anche di persone preparate e competenti, vero cuore pulsante dell’azienda.”

Le realizzazioni dell’Esposizione Universale a cui Schüco Italia ha dato il proprio apporto sono:

1.Palazzo Italia di Nemesi&Partners
2.Padiglione FIAT New Holland di Carlo Ratti Associati
3.Padiglione USA di James Biber
4.Padiglione Emirati Arabi Uniti di Norman Foster
5.Padiglione Russia dello Studio Speech
6.Padiglione Kuwait di Italo Rota
7.Padiglione Vietnam di Vo Trong Nghia
8.Padiglione Moldavia dello Studio Gorgona
9.Padiglione Corea dello Studio WIP Work in Progress
10.Architetture di servizio di Onsitestudio
11.ExpoGate di ScandurraStudio
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Frutto di un concorso internazionale, il progetto per il nuovo campus romagnolo dell'Università di Bologna è fra i più interessanti recentemente completati in Italia, sia sotto il profilo urbanistico-insediativo, sia per la ricerca espressiva e tecnica che distingue i nuovi volumi, dalla marcata connotazione contemporanea.

Il campus universitario si colloca all’interno di un progetto di più ampio respiro sviluppato per riqualificare e riconvertire l’ex Ospedale di Forlì, i cui padiglioni più significativi dal punto di vista storico e architettonico sono stati sapientemente restaurati e adattati alle nuove funzioni direttive, formative e di servizio. Collegati al teaching hub – espressamente concepito per la didattica – mediante un articolato sistema connettivo che svolge il ruolo di passeggiata urbana, i padiglioni della vecchia struttura ospedaliera si pongono così come filtro tra città e università, tra storia e innovazione, tra territorio e architettura. Rivolto verso la città antica, questo asse pedonale si sviluppa dal preesistente edificio d’ingresso, attraversa il lussureggiante parco ampio cinque ettari, distribuendo gli edifici principali, e si conclude in corrispondenza dell'auditorium, di prossima realizzazione.

Nel loro tratto centrale, i percorsi scorrono all'interno del cosiddetto “trefolo”, vera e propria spina dorsale dell'intero sistema. Si tratta di un'avveniristica galleria urbana composta da tre volumi a sezione rettangolare, che si intersecano a formare uno spazio mutevole in altezza e in larghezza. Leggera e trasparente, la complessa struttura simboleggia l'intreccio fra le funzioni primarie – didattica, ricerca e alta formazione – che interagiscono creando intense relazioni tra loro e con l'ambiente circostante, dando vita a stimolanti luoghi vocati allo scambio culturale, scientifico e tecnologico. Programmaticamente anti-gerarchica, l'irregolare geometria del complesso universitario accoglie anche gli spazi per lo studio individuale e di gruppo destinati a studenti, ricercatori e docenti (471 posti) – attività fondamentale ma spesso trascurata negli atenei italiani – affacciati lungo il percorso e aperti verso il parco. “Con un intervento a consumo di suolo zero – spiega l'arch. Lamberto Rossi, capogruppo del team di professionisti vincitore del concorso – abbiamo reso accessibile un luogo fino a poco tempo fa chiuso in se stesso, creando un social network urbano dalla forte permeabilità visiva e fisica, capace di stimolare senso e sensibilità.”

Il trattamento della luce, meticolosamente declinata in relazione ai diversi spazi, e la cura prestata al disegno delle superfici trasparenti sono una delle principali chiavi di lettura del progetto. “Durante la fase di progettazione – precisa l'arch. Marco Tarabella, che ha seguito in prima persona la scelta dei sistemi per le partiture vetrate e anche il progredire del cantiere – abbiamo individuato differenti tipologie di prodotto, dagli infissi tradizionali ai serramenti a nastro fino alle facciate strutturali, facendo riferimento al catalogo Schüco soprattutto in ragione dell'ampiezza dell'assortimento. L'esigenza principale, infatti, era potersi riferire a un sistema che garantisse sia coerenza con le scelte architettoniche, caratterizzate dall'andamento orizzontale dei volumi e dall'enfasi sul rapporto fra esterno e interno, sia il massimo controllo dei parametri ambientali quali l'illuminazione naturale, il comfort e i consumi energetici. In sede di gara d'appalto, i sistemi trasparenti di facciata sono stati inseriti fra i temi tecnologici e prestazionali oggetto di proposta migliorativa. Il raggruppamento di imprese che si è poi aggiudicato la commessa ha deciso infine proprio per l'impiego dei prodotti Schüco, confermando nei fatti le previsioni originarie del gruppo di progettazione.”

L’intervento Schüco al Campus Universitario
La struttura tecnica di Schüco Italia conta oltre 50 professionisti incaricati di affiancare architetti e serramentisti nelle fasi di definizione dell’involucro edilizio, dalla progettazione, alla realizzazione dei sistemi fino alla posa in opera. Questi servizi hanno caratterizzato anche l’intervento per lo spazio eventi della mensa e il Teaching Hub del Campus dell’Università di Bologna a Forlì, per il quale l’azienda ha dato assistenza nello sviluppo dell’involucro fin dalle fasi iniziali del progetto.

Le soluzioni Schüco sono state utilizzate nell’elemento trasversale di collegamento dei corpi di fabbrica (Trefolo) che ospita facciate in alluminio Schüco FW 50+ riportate su struttura di acciaio e serramenti “tutto vetro” realizzati con sistema di facciata Schüco SFC 85 SG, dall’estetica leggera ed elegante. Anche le aule didattiche si affacciano verso l’esterno con infissi in alluminio Schüco a taglio termico AWS 70.HI (High Insulation), che si distinguono per l’elevato livello di abbattimento termico e, soprattutto, acustico, fondamentale per favorire le funzioni didattiche e di ricerca a cui l’edificio è destinato.
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Per l’occasione, Schüco ha previsto di presentare le principali novità tecnologiche previste per il mercato italiano con particolare attenzione alle novità rivoluzionarie nel concetto SimplySmart, una nuova concezione nella realizzazione di finestre e facciate Schüco, che garantisce l’estrema qualità delle soluzioni e nello stesso tempo la semplicità di realizzazione e di fruizione, tenendo in considerazione le esigenze dell’architetto, del serramentista e sicuramente del cliente finale.

Le soluzioni della gamma SimplySmart sono pensate per offrire agli utenti la massima affidabilità dei sistemi, unita a una flessibilità di utilizzo senza pari e all’estrema pulizia del design. Grazie a nuovi ed esclusivi componenti di prodotto (della linea AvanTec SimplySmart), è possibile oggi per esempio ottenere la prima apparecchiatura a scomparsa al mondo con angolo di apertura a 180°, caratterizzata dal design minimalista che mantiene in vista la sola maniglia e si adatta a qualsiasi contesto, sia che si tratti di un edificio di design contemporaneo, sia che si tratti di una ristrutturazione, ed è  personalizzabile anche dal punto di vista dei colori.

Oltre ai miglioramenti tecnici sono state semplificate le sequenze di montaggio, riducendo i fattori di complessità dell’installazione grazie alla nuova modalità di assemblaggio dei componenti sull’anta, caratterizzato da meccanismi a incastro estremamente precisi che consentono la sicurezza di un risultato finale veloce e perfetto.

In primo piano inoltre i servizi pensati per far crescere i clienti, perché dispongano di tutti i requisiti professionali, ma anche di adeguati strumenti commerciali e di marketing per essere più competitivi rispetto alle esigenze in continua evoluzione dei consumatori.

Di particolare rilievo il progetto “Showroom di qualità”, per aiutare i Partner ad affrontare il mercato residenziale e per offrire un adeguato luogo di trattativa agli acquirenti e ai progettisti, dove possono toccare con mano le differenti soluzioni tecniche e di design Schüco per realizzare una casa su misura.

La fiera Made expo è l’occasione infine per ribadire l’impegno dell’Azienda nell’offrire assistenza tecnica a chi opera nel settore, sia ai serramentisti, sia a progettisti e architetti (in particolare con il “SAS”, Servizio Assistenza Serramentisti, e con il “SAP”, Servizio Assistenza Progettisti). Schüco mette a disposizione una struttura tecnica unica per organizzazione e completezza: circa 50 professionisti  sono impegnati, in sede e in tutto il territorio nazionale, ad affiancare gli operatori in tutte le fasi di definizione degli infissi, dalla progettazione, alla realizzazione fino alla posa in opera.
Schüco vi aspetta a Made expo 2013, dal 2 al 5 ottobre 2013, Pad 3, stand A01 B10.
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