Via Regaldi, a Torino, si trova nel cuore del vecchio Borgo dei Pirati, ex covo di piccoli criminali che cercavano riparo dalla polizia tra vicoletti articolati e fabbriche disabitate. Oggetto di recente riqualificazione paesaggistica e in attesa dei lavori previsti dal piano urbanistico “Variante 200”, che trasformeranno l’area in un quartiere smart, la zona è oggi abitata da molte realtà creative, tra cui una galleria di arte contemporanea, diversi studi di architettura ed alcune emittenti TV locali.
In questo paesaggio post-industriale lo studio di progettazione Bellissimo di Luca Ballarini ha scelto di stabilire la sua sede, incastonandola tra vecchi stabilimenti e anonime unità abitative. All’interno di un involucro edilizio coerente con l’architettura dell’intorno, il Bellissimo Blue Loft (il cui nome si ispira al colore della facciata sud dell’edificio) ospita interni inaspettatamente accoglienti, che grazie ad accurate scelte stilistiche mantengono intatto lo spirito originario della location.
Esemplare caso di recupero edilizio, il Bellissimo Blue Loft ha saputo infatti trasformare gli interni di un edificio ad uso produttivo – prima valigeria, poi grissinificio – in un luogo vocato alla creatività. Il concept architettonico, curato dallo stesso Luca Ballarini, ha voluto preservare il più possibile l’impostazione originale degli interni, valorizzando l’ambiente di lavoro open space nell’ottica di agevolare lo scambio di idee e competenze, fattore indispensabile nel processo di progettazione creativa.
Per rendere più contemporanea e luminosa l’atmosfera industriale che si respira, la struttura portante in calcestruzzo, mantenuta a vista, è stata ritinteggiata di bianco, tonalità ripresa anche dalle ampie scrivanie operative. Una finestra a nastro larga 16 metri, inoltre, è stata dotata di nuovi infissi a taglio termico in sostituzione a quelli esistenti, per assicurare un apporto di luce significativo e costante. Un solo ambiente, la sala riunioni, è stato volutamente separato dal resto dello spazio attraverso pareti semitrasparenti in U-GLASS, che garantiscono un elevato isolamento acustico a vantaggio non solo della privacy, ma anche della concentrazione di chi lavora.
Per conferire più calore ed intimità all’insieme, è stata infine scelta la maestria artigiana del parquet Kalika di Woodco (collezione Impression), caratterizzato da nodi accentuati e da spaccature marcate. Con il loro grande formato (1800/1900x180/190x15 mm), le tavole in legno hanno consentito di amplificare prospetticamente l’ambiente open space, donando agli interni un’atmosfera inedita grazie alla piallatura a mano e ai caratteristici segni dello scorrere del tempo.