Il Gruppo FAKRO – secondo player nelle finestre da tetto a livello internazionale – ha proposto anche per il 2016 il concorso internazionale di design “FAKRO Inspires – Space for New Visions”, giunto quest’anno alla sua quarta edizione.
Nel contest, rivolto ad architetti ed interior designer di tutto il mondo, i partecipanti sono stati chiamati a realizzare un progetto di ristrutturazione di un edificio di pubblica utilità realmente esistente, usando tecnologie d’avanguardia e prodotti FAKRO. Scopo ultimo era quello di giungere alla progettazione di una struttura funzionale, dalle caratteristiche uniche, ad alta efficienza energetica, eco-sostenibile, in grado di sfruttare al massimo la luce naturale del sole nonché di integrarsi armonicamente nell'ambiente circostante.

A valutare le numerose proposte è stata una giuria internazionale, composta da nomi noti ed apprezzati nel mondo dell’architettura: Indira van’t Klooster, caporedattrice di A10 new European Architecture Cooperative, Anna Judina, autrice di svariate pubblicazioni in tema di architettura e design, e infine Sabina Sujew, Master di Belle Arti e FAKRO export manager.

Dopo un’attenta valutazione, che si è rivelata assai ostica per l’elevato livello dei lavori inviati – tutti caratterizzati da una straordinaria sensibilità estetica e da un’elevata conoscenza dei plus garantiti dai prodotti FAKRO – la giuria ha decretato i tre vincitori: se il primo e il terzo posto sono andati rispettivamente ad Antonio Torres Sanz (Spagna) e a Warat Rodpechprai (Thailandia), il secondo premio è stato vinto dall’italiana Filomena Visone.



Progetto Casamigrante: il concept dell’architetto Filomena Visone che ha conquistato il podio.

All’architetto Filomena Visone, vincitrice del secondo premio del contest “Fakro Inspires – Space for New Visions”, abbiamo chiesto di raccontarci com’è sorta l’idea del progetto Casamigrante, con cui ha scelto di partecipare al concorso

Casamigrante – ha esordito l’architetto Visone – nasce come risposta, semplice e pragmatica, ai requisiti stabiliti dal bando FAKRO: riutilizzo di una struttura obsoleta o sottoutilizzata, ripensata nell'ottica di un nuovo uso socialmente utile e ottimizzata dall'utilizzo dei prodotti FAKRO. L’obiettivo era coniugare due emergenze sociali importanti, ovvero le continue migrazioni dai Paesi in via di sviluppo e la massiccia presenza sul territorio di strutture ed edifici abbandonati. Con Casamigrante ho voluto dare un'unica risposta, efficiente ed umana, ai problemi posti da quest'epoca di globalizzazione, ovviando al contempo alla scelta di ospitare i migranti in strutture alberghiere, soluzione che, nata come misura temporanea, è di fatto diventata oggi semipermanente con grande dispendio di denaro pubblico.

“Il luogo in cui il mio progetto si contestualizza – ha spiegato Filomena Visone – è Fiumefreddo Bruzio, in Calabria, un piccolo centro urbano sul Tirreno dalla spiccata vocazione turistica vista la sua vicinanza al mare, la presenza di un borgo antico medievale molto suggestivo e la bellezza del paesaggio. L'oggetto architettonico scelto è un porto secco, costruito una decina di anni addietro ma mai utilizzato e che giace ora abbandonato a poca distanza dal mare. Questo porto è costituito da quattro corpi di fabbrica: grandi tettoie di legno per ospitare le barche, alla periferia del centro urbano. Il progetto che ho proposto prevede in sostanza la trasformazione del complesso in residenze temporanee, cioè veri e propri rifugi, spartani ma dotati di tutto il necessario. Ho immaginato queste residenze come nuclei di stanze singole e doppie con servizi igienici basati sulle caratteristiche demografiche dei migranti, nonché con alcuni servizi in comune come la cucina, l’area pranzo, il soggiorno e lo studio, o ancora la stanza per la preghiera e la meditazione.”

“In Casamigrante – ha continuato l’arch. Visone – le residenze occupano la parte superiore del complesso e sono mansarde ricavate nel tetto esistente e rese vivibili e luminose dall'uso delle finestre FAKRO. Sulle falde dei tetti a sud sono posizionati i collettori solari FAKRO e gli impianti fotovoltaici, nonché una cisterna per la raccolta e il riutilizzo dell'acqua piovana ad usi sanitari. Grazie alla presenza di queste soluzioni, il complesso risulta pressoché indipendente dal punto di vista energetico per gran parte dell'anno. Per quanto riguarda la parte inferiore del porto, ho scelto di destinarla ad usi pubblici: in questa zona infatti ho previsto l’orto bio, il mercato dell'artigianato o di prodotti coltivati in loco come anche le aule per seminari e workshop.”

“L'intento del progetto – ha concluso Filomena Visone – era dunque non solo accogliere i migranti, ma anche stimolare la produzione di merci e servizi, come prima misura di un'integrazione nel contesto socio-economico.”

Monday, 16 January 2017 14:20

Un "pozzo" di luce naturale

Situata in posizione panoramica sui colli ai piedi delle Alpi Carniche e Giulie, la compatta villa unifamiliare recentemente realizzata in località Qualso, a Reana del Roiale (Udine), è un esempio di come l'uso di serramenti da tetto possa trasformare radicalmente l'ambiente domestico.
L'edificio presenta un impianto regolare e si sviluppa su due livelli, di cui quello superiore è quasi interamente occupato da un luminoso living con caminetto, aperto verso l'ampia cucina: sopra il pavimento grigio, le candide pareti proseguono con l'orditura del tetto in legno, anch'essa completamente bianca per esaltare la luce che penetra dall'alto.

L'elemento caratterizzante della composizione sono le quattro aperture presenti sulla copertura, che inondano il principale spazio della vita quotidiana con una piacevole e calda luminosità, mettendo in risalto componenti d'arredo scelte con cura, negli stili moderno e tradizionale.

La presenza di un foro rettangolare sul pavimento, chiuso da una vetrata calpestabile, porta la luce del sole fino al disimpegno sottostante. L'intera casa sembra organizzarsi attorno a questo vero e proprio “pozzo” di luce naturale, che la attraversa in verticale creando la sensazione di trovarsi all'aperto pur restando all'interno.
“La ricerca della massima luminosità negli ambienti domestici è stata la principale richiesta del committente – spiega il progettista p.i. Paolo Gervasi. Abbiamo perciò pensato di sfruttare le potenzialità della copertura in legno, che caratterizza il salone della villa, inserendo quattro finestre – una per ciascuna delle falde – in prossimità del colmo. La luce zenitale enfatizza le qualità dello spazio interno, mettendolo in diretta comunicazione con il cielo. Grazie al foro praticato nel pavimento siamo riusciti anche a illuminare il locale cieco sottostante, creando una suggestiva continuità visiva fra tutti i livelli dell'edificio.”

Come avete scelto le finestre?
“L'impresa incaricata dei lavori ha proposto di utilizzare i prodotti FAKRO, che si sono rivelati ideali per questo tipo di installazione, molto curati dal punto di vista tecnico e ben inseriti nel contesto architettonico. Data la loro altezza abbiamo optato per la motorizzazione radiocomandata del sistema di apertura. Il committente è estremamente soddisfatto della soluzione realizzata e, come professionista, ritengo che queste finestre FAKRO siano all'altezza delle aspettative anche sotto il profilo della funzionalità e della sicurezza. Aggiungo che sono state installate altre due finestre dello stesso modello, una in corrispondenza del portico e l'altra sulla copertura del garage.”

BOX Tecnologia all'avanguardia per la massima praticità d'uso

Adatte per l'installazione su falde di copertura con pendenza compresa fra 15° e 90°, le finestre a bilico FAKRO FTU-V U3 sono tutte prodotte con legno di pino di altissima qualità, incollato a strati e impregnato sottovuoto, protette esternamente con tre mani di rivestimento poliuretanico di colore bianco che crea una superficie duratura e perfettamente liscia.

Caratterizzate da un’estetica pulita ed accattivante, queste finestre presentano l'innovativo sistema topSafe che, oltre a rinforzare la struttura, svolge un’imprescindibile funzione anti-effrazione, a tutela della sicurezza degli abitanti.
L'anta dispone del sistema di ventilazione automatico V40P, che assicura un ricambio dell'aria fino a 49 m³/h senza la necessità di aprire la finestra. Anche il sistema di movimentazione è estremamente evoluto: FAKRO FTU-V U3 è infatti dotata del sistema domotico Z-Wave che, tramite radiocomando, permette l'apertura e la chiusura nonché la gestione degli accessori.

Oltre al sensore pioggia, che aziona la chiusura automatica del battente, le quattro finestre del salotto sono in più accessoriate con l'avvolgibile esterno elettrico ARZ Z-Wave, che svolge ulteriori funzioni: protegge dal calore eccessivo in estate, consentendo anche il totale oscuramento del vano, e limita le perdite di calore in inverno riducendo al contempo i rumori dall’esterno.

Il vetrocamera 4H-16-4T – riempito di gas nobile argon e dotato di vetro esterno temperato – e le 4 guarnizioni di tenuta incrementano le già notevoli prestazioni, tanto che FTU-V U3 giunge a garantire una trasmittanza termica (Uw) di 1,2 W/m²K e un isolamento acustico (Rw) di 32 dB.
La fornitura è stata effettuata dall'agente FAKRO Massimo Friz (Agenzia Friz Rappresentanze Edili) di Udine.

SCHEDA

Progetto |  P.i. Paolo Gervasi
Impresa edile |  Domini Claudio
Produttore | FAKRO
Finestre da tetto |  FTU-V U3 Z Wave
Agente |  Massimo Friz – Agenzia Friz

Leader mondiale nel settore delle chiusure civili e industriali, l’azienda Hörmann presenta oggi il portone sezionale RenoMatic Light.

Realizzata in acciaio a doppia parete coibentato e dotata di elementi con uno spessore di 42/20 mm, questa chiusura si contraddistingue per l’apertura verticale e lo scorrimento a soffitto che consente il massimo utilizzo dello spazio all’interno del garage e nella zona antistante l’ingresso. Contraddistinto da uno scorrimento estremamente silenzioso, RenoMatic Light dispone dell’automazione ProMatic, particolarmente sicura in quanto abbinata al sistema BiSecur. In grado di regolare la trasmissione del segnale tra telecomando e motorizzazione per porte da garage, questo sistema deve la sua eccezionale sicurezza all’utilizzo di una codifica AES 128, standard riconosciuto e utilizzato a livello internazionale, e impiegato, per esempio, per l’online banking. Tramite BiSecur, il portone RenoMatic Light può essere controllato e comandato non solo da casa ma anche da qualsiasi altro luogo nel mondo, utilizzando la nuova APP BiSecur per smartphone e tablet. Questo portone presenta inoltre una suppletiva tecnologia antieffrazione: il bloccaggio automatico. Quando il portone ha ultimato la fase di chiusura, il dispositivo antisollevamento presente sulla guida di traino motore si inserisce automaticamente, proteggendo l’abitazione da eventuali tentativi di effrazione dall’esterno. Questo bloccaggio ha una funzione puramente meccanica ed è attivo quindi anche in assenza di corrente elettrica.

In RenoMatic Light, lo zoccolo inferiore, alto 4 cm, in materiale sintetico resistente alla screpolatura, protegge in più a lungo il portone dalle corrosioni. Questo zoccolo racchiude completamente il telaio nell’area a rischio di ruggine, costituendo pertanto un’efficace protezione a lungo termine. Inoltre, sia all’interno che all’esterno e persino sulle cerniere, è predisposta la collaudata protezione salvadita, che esclude ogni pericolo di schiacciamento delle dita tra gli elementi del portone.

Disponibile in dimensioni che variano da 2375 a 5000 mm in larghezza e da 2000 a 2500 mm in altezza, RenoMatic Light è presentato in superfice Woodgrain nei tre colori bianco traffico, antracite e marrone terra, nonché nella nuova finitura DecoColor simil-legno in tonalità Golden Oak e Dark Oak.
Come tutti i prodotti, gli accessori e i dispositivi Hörmann, anche tale portone risponde perfettamente ai requisiti della normativa UNI EN 13241-1.

www.hormann.it

 

Monday, 16 January 2017 14:10

Funzionalità senza compromessi

Fondata nel 1976, C.P.C. Inox è un'azienda leader nella lavorazione dell’acciaio inossidabile laminato piano e nella produzione di altri semilavorati in acciaio inox, che opera sul mercato italiano ed europeo, con filiali in Francia e Germania, e che guarda con grande interesse anche al mercato dei paesi dell’Est.
Costante rinnovamento tecnologico e continua espansione sono le principali caratteristiche dell'approccio industriale della società, che ha costruito il suo successo sulla produzione di barre piatte cesoiate ricavate da coil, ampliando la propria gamma di prodotti a nastri, lamiere, bandelle e, dal 2006, anche tubi tondi a saldatura laser.
Per le proprie attività produttive, l'azienda dispone oggi di 126.000 metri quadrati di superficie, di cui 45.000 coperti, distribuiti nello storico stabilimento di Cormano, a Basiano e nel nuovo sito di Gessate (provincia di Milano), dove è stato recentemente completato un nuovo fabbricato a destinazione mista.

A Gessate - spiega Giovanni Venerito, Responsabile amministrativo di C.P.C. Inox SpA - l'azienda è impegnata nel taglio dei rotoli in nastri e lamiere e nella produzione di tubo saldati al laser. In entrambi i casi si tratta di lavorazioni che, partendo dalla materia prima, assicurano un prodotto di elevata qualità ai nostri clienti. Il nuovo fabbricato è particolarmente curato non solo dal punto di vista funzionale e operativo, ma anche per quanto attiene l'immagine architettonica e la qualità dei componenti, la cui scelta è stata concordata con lo studio di architettura SMT che ha seguito la progettazione e la realizzazione dell'intervento.”

Al riguardo, l'arch. Gastreghini ha affermato: “Il committente ha posto una serie di vincoli molto precisi, rispetto ai quali sono state definite una serie di soluzioni alternative poi vagliate con i tecnici di C.P.C. Inox. Abbiamo così definito il layout tecnico, approfondendo gli aspetti formali e costruttivi. Dal punto di vista architettonico abbiamo lavorato soprattutto sul colore delle superfici, sulla texture geometrica dei pannelli di rivestimento e sull'attacco a terra dei volumi, per ottenere un edificio che anche all'interno risultasse gradevole per chi ci lavora, senza incidere sul costo complessivo.”

“In fase di realizzazione – riprende Giovanni Venerito - non ci siamo affidati a un general contractor, anzi la selezione dei principali fornitori è stata effettuata direttamente dal nostro staff, con l'obiettivo di rispondere a tutte le esigenze attraverso la ricerca di soluzioni e prodotti di buona qualità, a costi accettabili. È il caso, ad esempio, dei sistemi di chiusura industriali per i quali, dopo aver vagliato con attenzione diverse offerte sotto il profilo delle soluzioni tecniche, della funzionalità dei prodotti e delle loro caratteristiche estetiche, ci siamo affidati a Hörmann, uno dei nostri fornitori storici. Si è trattato di una scelta meditata e coerente: sono infatti prodotti che garantiscono solidità, efficienza, durata e che praticamente non richiedono manutenzione. Nella nostra esperienza, infatti, il giusto compromesso fra qualità e costi è compensato, nel tempo, dal contenimento delle spese di gestione.”

Davide Farina, Area Manager Hörmann per il Nord-Ovest, approfondisce le peculiarità di questa fornitura: “Il principale vincolo costruttivo era costituito dalla presenza dei binari del carro-ponte, perciò è stato previsto lo scorrimento dei portoni sezionali in verticale, evitando così qualsiasi interferenza. Abbiamo posizionato i gruppi molle a 9,5 metri di altezza, dotando i portoni di doppi alberi di sollevamento e di appositi carter, funzionali e piacevoli alla vista, per l'installazione abbinata delle portine di sicurezza e delle porte ad avvolgimento rapido, destinate a facilitare il passaggio dei mezzi. In questo modo, grazie alla velocità di apertura e chiusura dei varchi, si riescono anche a contenere le dispersioni termiche fra interno ed esterno, a vantaggio delle prestazioni energetiche del nuovo edificio.”

Sicurezza ed efficienza sul posto di lavoro

Nel nuovo stabilimento C.P.C. Inox di Gessate sono stati installati 16 portoni sezionali industriali Hörmann SPU 40, con applicazione verticale V e finitura greca L Micrograin, di cui 8 dotati di porte pedonali senza soglia che, ad uso via di fuga, permettono il transito delle persone senza richiedere l'apertura dell'intero portone.
In questa installazione tutti i portoni sono dotati di un apposito telaio di accoppiamento, realizzato appositamente dall'installatore con carter laterali e spazzola di battuta superiore, per abbinare al sezionale le porte ad avvolgimento rapido V 6030 SEL (6 delle quali sono già state installate).
I sistemi di controllo installati facilitano il transito rapido di persone e mezzi senza pregiudizio per la sicurezza. L'azionamento dei meccanismi di apertura e chiusura è affidato al sistema radio mediante trasmettitori, mentre per il blocco del movimento si attiva il sistema di fotocellule VL2, con sensori interni ed esterni posizionati nella zona inferiore del portone che riconoscono prontamente gli ostacoli, invertono il senso di marcia.
I portoni sezionali Hörmann SPU 40, le porte ad avvolgimento rapido Hörmann V 6030 SEL e la serranda Rollmatic, che ha completato la commessa, sono stati forniti dall'agente Giorgio Ziosi di Melzo (Milano).

SCHEDA Nuovo stabilimento industriale C.P.C. Inox

Committente C.P.C. Inox SpA
Progettazione Studio SMT - Arch. Mauro Gastreghini
Produttore Hörmann
Portoni sezionali industriali SPU 40
Porte ad avvolgimento rapido V 6030 SEL
Serranda Rollmatic
Agente Giorgio Ziosi – Melzo (Milano)
Installatore PZ System Service

Monday, 16 January 2017 14:05

Striature materiche

Il Nero Assoluto “Memorial” Antolini, un bellissimo granito di colore nero, è protagonista di questo ambiente bagno, minimalista e ricercato.
Lo spazio, dai volumi compatti, è caratterizzato dal forte contrasto tra il bianco lucido dei piani orizzontali e la fascia nera del granito, che crea una cornice preziosa e avvolgente.
L’ambiente è realizzato in Nero Assoluto “Memorial” e in Nero Assoluto “Memorial” in versione Linea Gold Design (Natura Collection); in quest’ultima, il disegno sinuoso in “gold” inciso sulla superficie del granito ricorda un’onda di sabbia dorata che, richiamando elementi marini, conferisce morbidezza ed eleganza all’ambiente.

Il decoro Linea Gold Design è uno degli originali motivi proposti nell’ormai affermata Antolini Natura Collection.
Questa accattivante linea è frutto di una particolare lavorazione che esalta le potenzialità espressive della materia, grazie ad una tecnologia innovativa che consente un’incisione uniforme e delicata ridisegnando la superficie della pietra. Natura Collection celebra l’autenticità della pietra e la sua intrinseca connessione con la natura e si propone con pattern ispirati alle magnifiche espressioni che la vita ci regala ogni giorno sotto forma di piccoli capolavori.

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